E NOTATE BENE, VISTO CHE QUI NESSUNO HA MAI MESSO IN DUBBIO LE PAROLE DELLA BAMBINA, ANCHE SE PRIVE DI RISCONTRI DIRETTI, ANCHE SE I CERTIFICATI MEDICI UFFICIALIZZATI NON HANNO ATTESTATO LE VIOLENZE.
L'inviata, Francesca Sforza, descrive una situazione radicalmente diversa, di fatto inconciliabile con le denunce della coppia italiana. Francesca Sforza non trova porte sbarrate né bocche cucite a Veleika. Arriva inattesa ma viene ricevuta senza formalità dal direttore, come si può leggere diffusamente a p. 1 e p. 17 della Stampa di oggi. "Maria è la settima volta che va in vacanza in Italia e per sei volte è stata contenta di tornare da noi". Sforza descrive un luogo tutt'altro che fatiscente, con attrezzature sportive, sala computer, murales e collage alle pareti, nessuna porta chiusa né verso l'esterno né verso le zone private, la cucina, i dormitori. La Stampa pubblica anche i disegni attribuiti a Maria. Se quelli mostrati dai suoi ospiti italiani (non genitori affidatari) mostrerebbero la bambina legata ad una sedia con bruciature alle gambe, quelli che la Stampa attribuisce alla bambina sono i disegni normali di una bambina mediamente serena. Se questo è un luogo da incubo, sono stati bravissimi a ripulire e nascondere tutto in vista di ispezioni, conclude la giornalista.
ora pensate a chi ha depositato i docuemnti in bielorussia da anni ed aspettava le pratiche per l'adozione, e si è visto bloccare tutto pe colpa di due coglioni.
ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto..
il mio blog:
http://www.bananaamotore.splinder.com /