Nick: Forssell Oggetto: Scosso Data: 27/11/2006 0.0.20 Visite: 328
Sono ancora scosso eppure sono solo passate due ore. L'unico modo che ho per rilassarmi e sentirmi più tranquillo è scrivere: dunque lo faccio qua. Non risponderò ai relativi commenti che seguiranno, il mio fine è solo scrivere.
Come ogni domenica pomeriggio, anche quest'oggi sono andato al solito locale di Caserta, sempre lo stesso. Mi dò appuntamento con tre amici ed arriviamo al posto verso le 18... le solite due ore filano parlando e bevendo qualche Martini e qualche birra. Alle 20.15 abbandoniamo il pub ed ognuno torna alle proprie case. Mi accingevo ad aprire la mia macchina, parcheggiata a 7-10 metri dall'ingresso del luogo stesso, quando - a pochi passi da me - una ragazza tentava di uscire dalla stessa strada (a vicolo cieco) facendo retromarcia. Ambo i lati sono solitamente occupati da auto parcheggiate - come sempre: in quel momento, però, l'uscita della strada era più stretta per via di un motorino parcheggiato accanto ad una macchina... cosa che impediva decisamente alla ragazza di effettuare una corretta manovra per poter uscire dal vico. Il proprietario del mezzo era presente. Non perderò tempo a farne una descrizione: il classico attaccabrighe, che se ne fotte di chi sei - militare, civile, altro - e che se deve scassarti di palate lo fa e basta. Mentre la ragazza continuava a tentare disperate manovre, il tipo cominciava a sfotterla volgarmente sulla gran quantità delle stesse, arrivando anche a sbattere i pugni sul finestrino. Il mio brutto vizio - spesso per mia fortuna tenuto a freno - è quello di venire in aiuto con chi ha a che fare con questa gente: cosi ho fatto. Potrò essere incosciente nell'intervenire - anzi, lo sono - cosi come sono ben consapevole che rischio di essere menato o accoltellato (e senza neanche poter sperare di contare su dei testimoni vista la solita omertà/menegreghismo/paura che caratterizza gli stessi) nel fare una simile azione: ma non mi sono riuscito a trattenere. E cosi, mi sono messo in mezzo. Quel gesto mi ha fatto perdere la testa. Mi avvicino al ragazzo - decisamente molto più potente di me (non sono più quello d'una volta, purtroppo) - e gli chiedo gentilmente di spostare il suo due ruote, per permettere alla ragazza di uscire. Nel frattempo, scende dalla sua auto anche la stessa ragazza, avvicinandosi. Non l'avessi mai fatto. Il ragazzo comincia ad alzare la voce, cominciando una serie di offere che nemmeno ricordo. A questo punto intimo al soggetto di calmarsi, di abbassare la voce, che sta parlando con un membro dell'Arma nonostante perderò definitvamente i gradi al termine del 2006 (lunga storia e non starò qui a spiegare che ho a che fare con i Cc) e che se non faceva quello che gli stavo dicendo avrei esortato una gazzella del comando di Caserta ad intervenire. La situazione, a quelle parole, peggiora. La ragazza, impaurita, si rimette in macchina ed il tipo inizia a porre la sua mano dentro l'abitacolo ed attraverso il finestrino, come a voler afferrare la ragazza.. io entro nella stessa auto, dico alla ragazza di uscire dal vico di botto ed alzo col comando automatico il vetro del lato della ragazza. Il tipo insiste e non estrae la mano, che rimane cosi incastrata. La macchina esce dal vico, il tipo resta incastrato e ce lo portiamo dietro per una decina di metri, fin quando - trovando un barlume di lucidità nella nebbia che avevo in mente causata dalla concitazione dell'attimo - non abbasso il finestrino ed il tipo si lascia andare a bestemmie varie. Accingono a venirci dietro coi motorini, ma eravamo già lontani dal luogo.
Restiamo a circolare fuori caserta per un'ora, riaccompagno la ragazza a casa sua.. ed a piedi percorro i due chilometri che mi distanziavano dal locale stesso, dove avevo lasciato la macchina. Il tipo, per mia fortuna, non c'è. E torno a casa.
Nonostante il lieto fine, io sono scosso. E moltissimo. Certe cose non mi sono mai capitate, le ascolto solo per televisione: e nonostante ciò mi fanno paura, le temo. Io vivo a pochi chilometri dal Matese, in campagna e montagna, dove i problemi della criminalità che si leggono sui giornali sono molto lontani, quasi inesistenti. Sono una persona semplice, forse il mio crescere in questi posti "montanari" mi ha reso anche un pò ingenuo, ma non fesso: per me, anche il vedere qualcuno che si fa uno spinello mi incuote un certo disagio... non perchè sia contro a ciò, ma perchè non sono mai stato in situazioni dal vederlo fare sempre. Se a Caserta assisto ad uno scippo io rimango scioccato, quando vedo i pazzi che si menano in strada o episodi di bullismo/guapparia fuori ai locali casertani mi sento scosso fortemente... pensate che quando vado a Roma mi sento come Renato Pozzetto a Milano nel film "Il Ragazzo di Campagna", giusto per dare un'idea di cosa provo. Lo so che sicuramente è un difetto l'aver vissuto per tutti questi anni in un paesino di soli 1200 abitanti dove i pensionati portano le melanzane e le mele all'unico impiegato dell'ufficio postale, dove l'evento che può provocare disordine pubblico sono le sagre paesane, dove passano più pecore che auto e dove alle 9 di sera non c'è nessuno per strada... perchè sono rimasto lontano dal vero schifo presente a 30-40 chilometri da casa mia, è come se fossi immunodeficiente ogni volta che metto piede a Caserta e dintorni o se me mettessi piede a Napoli e provincia. Non sono un fesso, sono un ragazzo anche fin troppo sveglio: ma esclusivamente nel mio contesto - ossia il paese mio e quelli limitrofi - o all'estero o in altre parti d'Italia (dove episodi simili comunque ci sono). Ma rispetto - che so - ad un enigma, Sunbeam, Grove o Janninoquai loro sono più svegli di me nel contesto in cui vivono perchè lo conoscono, se la sanno cavare nonostante lo schifo che anche dalle loro parti c'è.
Alla fine, è davvero un difetto perchè sono scosso. A Madrid, un paio di anni fa, accoltellarono un ragazzo a pochi metri da me ma la paura di non uscire più non mi venne: se lo stesso mi capitasse qua a Caserta o a Napoli io avrei paura. E non è una critica: semplicemente non me lo riesco a spiegare il perchè di questa mia differente reazione. Fatto sta che io sto molto, molto scosso. Anche perchè, come mio solito, parto da un punto ed arrivo a toccarne altri.
Tanto per farne uno... come potrò difendere la mia futura ragazza se mentre siamo in discoteca il solito pezzo di merda le vuole toccare il culo o portarsela? Indipendentemente se intervenissi con violenza o portandola via a testa bassa e senza dar retta allo stronzo verrei comunque preso di mira, verrei sottomesso con una bella coltellata o con una sonora mazziata. Uno dei tanti motivi questo - tanto per passare ad un altro punto - per il quale ho sempre avuto timore quando una ragazza proveniente da zone poco raccomandabili di Caserta o Napoli voleva avere una storia con me... lo stesso mi sarebbe successo se fossi vissuto a Roma, Firenze, Palermo, Milano. Ho avuto proprio paura di avventurarmi in questi posti per andarla a prendere perchè non li conoscevo, mi sarei perso, forse sarei stato vittima di qualche assalto o rapina. Ho perso delle occasioni - anche se non ci piango troppo perchè comunque le ragazze le ho conosciute e le conosco - e tutto ciò per colpa di queste mie paure causate da quattro coglioni che con le loro azioni ledono la sicurezza di tutti.
Io sto davvero scosso. Sembrerò esagerato ma questo sono io. Ed ho deciso che almeno per due settimane uscirò solo per andare ai corsi in facoltà, per fare qualche servizio o andare a casa di qualche amico - e loro di conseguenza faranno. Ora come ora sto troppo scosso per camminare di nuovo la sera e la notte per Caserta o per andare in qualche locale, anche se in compagnia.
Scusate lo sfogo ed eventuali errori di battitura o verbi, ma sto troppo nervoso per controllare tutto.
 |