Oggetto: Che freddo quella sera.
Data: 29/3/2004 15.6.59
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Avevo una fame boia, dopo 9 ore di lavoro e una visita volante ad una persona in ospedale.
Si, a Napoli si entra in ospedale anche dopo l'orario di visita, non lo sapevate?
E si fuma, si telefona col cellulare, si accolgono prostitute, etc etc...
Faceva tanto freddo, e mi ero coperto con sciarpone e cappellone di lana.
Coperto a tal punto da mostrare solo gli occhi e il naso.
Quasi mezzanotte...
Mentre torno a casa noto con piacere che il bar davanti al quale passo sempre è chiuso.
Si, è un piacere, perché dentro e fuori quel bar si installa la peggior SCUMMA delle mie parti.
L'ultima cosa che vorrei è passarvi davanti mentre qualche testa di cazzo esce da un auto e spara una raffica di confetti per scalare qualche posizione in graduatoria...
Il bar era chiuso, ma due tipi su uno scooter erano fermi in prossimità del cancelletto d'ingresso del parco in cui vivo.
Copertissimi anche loro, con indosso piumini molto voluminosi.
Vado rapidamente avanti.
Quattro passi oltre il cancello e mi sento chiamare: "Uè bbello, sai ll'or'?".
Mi giro appena per guardarli da sopra la spalla, e uno dei due mi è già addosso.
Mi guarda intensamente in faccia, con aria attenta, le mani in tasca.... Il suo socio procede lentamente verso di noi.
Dopo qualche istante, la sua espressione si rilassa.
Tiro fuori la mano sinistra dalla tasca, per guardare l'orologio.
Il tempo di leggere l'ora, e il tipo si era già voltato verso il compare.
Non gli interessava l'ora.
Una settimana dopo vengo a sapere che è stato sparato nelle gambe un "tipo buono" che se la fa nel mio parco.
Abbiamo la stessa corporatura, siamo entrambi alti intorno al metro e 80.
Le mie ipotesi:
a) Per fortuna erano "professionisti", altrimenti...
b) Erano solo maleducati un pò fatti e mi sono impressionato.
Ma nel dubbio...
