Nick: `ReVaN` Oggetto: non credo lo condannerann Data: 22/12/2006 11.51.27 Visite: 65
Giuridicamente la questione è, a mio parere, la seguente.. Il reato per il quale verrà, credo, aperta un'indagine a carico del medico (se non l'hanno già fatto) è il seguente: -------------------- art.579 codice penale Omicidio del consenziente. Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. -------------------- Questa norma però va letta alla luce del principio costituzionale sui trattamenti sanitari, norma di rango superiore che deve quindi necessariamente orientarne la lettura. -------------------- Costituzione - art. 32 La Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo, e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana ------------------- Non mi risulta affatto che la legge preveda la cura della distrofia muscolare tra le ipotesi di trattamento sanitario obbligatorio (come invece accade per determinati interventi in materia PSICHIATRICA secondo la legge 833/78). Nè, mi risulta, la terapia è resa obbligatoria per legge dal fatto che in mancanza della stessa possa sopraggiungere la morte. Se il paziente non vuole essere curato e manifesta in modo esplicito ed inequivoco la volontà di non essere curato, salvi appunto i casi di legge, non c'è alcun obbligo. Non essendo un trattamento obbligatorio dunque, Welby poteva decidere autonomamente di interrompere la terapia (leggasi "staccare la spina"). Il problema era nel fatto che non intendeva morire per soffocamento, e che pertanto intendeva essere sedato. Se stanno così le cose, non si tratta di omicidio del consenziente nella misura in cui, essendo legittima la scelta di non continuare la terapia e quindi l'atto "esecutivo" della volontà del paziente da parte del medico, la morte NON E' intervenuta a causa della sedazione. Se invece la sedazione fosse stata tale da indurre di per sè stessa la morte del paziente, allora si sarebbe trattato di omicidio del consenziente, poichè si sarebbe trattato di atto che cagiona la morte che prescinde dalla mera volontà di interrompere il trattamento sanitario non obbligatorio. Ora è chiaro che il procedimento penale verrà aperto e che ci sarà un'indagine, ma ciò non significa che il medico verrà necessariamente condannato, nè è detto che all'esito delle indagini vi sia un rinvio a giudizio piuttosto che una archiviazione... dipende da come si mettono le cose. Io potrei sbagliarmi, ma per come la vedo io, se le cose "in fatto" stanno così come ho capito, giuridicamente dovrebbe essere apposto il medico..
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