Nick: Forssell Oggetto: Riflessione Data: 24/1/2007 13.35.37 Visite: 136
Allora.. c'è stata poco fa una causa a Forum che ha visto coinvolta una coppia, marito e moglie, sposati da quattro anni. La donna ha ricevuto una violenza sessuale da giovane - all'età di 13 anni - e per tale motivo non ha ancora consumato il matrimonio col suo compagno dal momento che si sente ancora fortemente traumatizzata da quell'evento: sia prima che dopo l'unione matrimoniale la donna non ha avuto il coraggio di raccontare questa cosa al consorte, facendolo soltanto in tempi recenti.
Il punto della causa è questo.. a lui sta sulle palle che non può scoparsi la moglie e vuole lasciarla per tale motivo, dal momento che non ha tanta voglia (e dalle sue parole è chiaramente evidente la cosa, per la freddezza con cui afferma il suo pensiero) di aspettare il superamento a livello psicologico del trauma da parte della donna.
Insomma.. a me viene da ridere davvero, nonchè mi sale dentro un ennesimo senso di schifo nei confronti delle persone e - di conseguenza - della società: un senso che ho personalmente da sempre ma che in alcuni casi - come questo - non fa altro che aumentare. Secondo me, la gente - in moltissimi casi - si sposa "a testa di cazzo"... ossia vedono il matrimonio come una semplice formalità, un documento da timbrare e poi depositare in qualche archivio destinato ad essere dimenticato e coperto dalla polvere: un punto di arrivo e non di proseguimento e costruzione ulteriore del sentimento, destinato a morire e sfaldarsi nel giro di pochi anni. In altre parole, si condivide una vita o parti di essa senza più provare qualcosa se non apatia, noia e rottura di coglioni (detto in tutta franchezza). Quando due persone si sposano devono essere pienamente consapevoli del gesto che stanno compiendo.. dovrebbero rendersi conto che la pazziella giovanile del fidanzamento - spensierato, con la testa sempre a pariare ed a farsi la chiavatella di tanto in tanto - termina per dare spazio ad un altro tipo di vita totalmente diverso dal precedente: si inizia un percorso nel quale si dovranno affrontare problemi (economici, sociali) ed imprevisti, un percorso in cui deve essere proprio l'affetto a salvare il culo al rapporto intero.. ma a quanto pare non è cosi: mi rendo conto che la maggior parte delle coppie di oggi - e la gioventù in generale - matura molto tardi e si sono ormai abituate ad una visione della vita quasi sempre "pariosa"... visione che diventa definitiva, totale, e che viene smentita dalla "vera" realtà, quella quotidiana, coi suoi vari scassamenti di palle.
Interrompiamo la questione "pariamento" e passiamo al motivo principale del post.. la serietà del matrimonio. Quando ci si sposa si deve rispondere alla domanda "vuoi tu blablabla prendere in sposa blablablabla ed amarla, proteggerla eccetera eccetera nella buona e cattiva sorte"... e mi viene da domandarmi: quante coppie, nel rispondere si, si rendono pienamente conto sia della domanda che dell'importanza della risposta? Non saprei cosa rispondere ma dentro di me avrei voglia di dire "nun tant" oppure "pè nient". E la causa a Forum dà ragione ai miei dubbi...
Cioè... diamine, se tu ti sposi vuol dire che ami a prescindere da ciò di brutto e triste che può succedere in seguito. Hai fatto un giuramento in cui prometti di stare vicino a tuo marito/moglie anche se tutta la merda di questo mondo rischia di cadervi addosso... ti sei assunto, più che una responsabilità, un dovere: un dovere che va compiuto perchè AMI. Non è tanto una questione di avere coraggio... la risposta si trova proprio nel sentimento che si prova: perchè è una puttanata perderlo solo perchè la mia donna diventa paralizzata, si ammala o semplicemente ha paura di fare l'amore con me perchè le ricorda la violenza che ha subito.. ma che cazzo vuol dire? Ma che è, l'amore è come una merce, che se si scassa la getti e puoi comprarne un'altra?
Parlo cosi non soltanto per esperienza personale, per aver amato in una situazione dove chiunque si sarebbe lavato le mani e lasciato la sua metà coi suoi problemi, ma perchè credo sia normalissimo agire in tale maniera... 1+1 fa due ed il risultato quello è, non si può cambiare: cosi è l'amare anche nei problemi... si deve fare e basta.
Non si può dunque chiedere addirittura il divorzio dalla moglie perchè tu, marito del cazzo, pensi solo a soddisfare la tua voglia di ficcarlo in un buco anzichè aiutare la tua compagna a superare il tutto... ed ha detto bene l'avvocato al termine della sentenza alla donna: chieda lei il divorzio e trovi qualcuno che la ami davvero e non soltanto se gli dà l'opportunità di scopare.
Chiedo venia per il papiello.. buon pomeriggio a tutti.
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