Nick: Viola* Oggetto: ma fa tanta impressione? Data: 15/2/2007 17.26.7 Visite: 376
stamattina sono andata a tirarmi un dente. appena arrivata al lavoro, dopo, molti mi hanno chiesto: come stai? com'è andata? ma appena iniziavo a raccontare, era tutto un coro di: noooooooooo mi fa troppa impressione! oddioooooooo mi vengono i brividiiiiii!!!!! non posso sentireeeeeeeee!!! oh, e che è? è un fetente di dente, mica un'operazione a cuore aperto. che poi quali erano sti dettagli raccapriccianti? che siccome era un dente devitalizzato (ultimo superiore)col perno dentro e tutto spaccato, non è stato possibili estrarlo con le tenaglie, ma il dr. ha dovuto usare una specie di scalpello, scollandolo piano piano dalla gengiva a forza di botte, e poi estrarre sto perno che era avvitato fin su, fino all'osso. sono servite 4 anestesie, infatti alla fine non riuscivo più ad aprire la bocca, e doveva aprirmela lui con la mano. ala fine vittoria! 4 pezzi di dente sanguinolenti estratti come premio ho fatto un giro velocissimo di saldi al vomero, e poi sono corsa qui. ogni tanto sento un pò di sangue che mi cola, ma è roba da poco, l'importante è che non mi abbia messo i punti, in bocca non li sopporto (per un altro dente li ebbi). affinal: ditemi se anche a voi sembra una cosa insostenibile da ascoltare. qua pare che appena dici la parola: dentista, si rizzano i capelli di tutti sulla testa. e sto parlando di MEDICI. non che io mi sia divertita, ovvio, però c'è di peggio. i punti? pure quelli ho avuto, l'anno scorso tre punti al mento, ago e filo che mi cucivano senza anestesia e sinceramente non ho sentito proprio niente, chissà che mi credevo. tipo la simpatica storiella di quando l'anno scorso mi sono fatta lo stripping a una vena. che è? è una vena tagliata e poi "strappata" dalla gamba. ma questa storiella sarà per la prossima volta. è una promessa cià, grazie a tutta la fascia d'ascolto. "quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia e amarono la tua bellezza con falso e vero amore, ma un solo uomo amò in te l'anima pellegrina e amò il dolore del tuo mutevole volto" - W.B. Yeats |