Nick: velvet Oggetto: re:ti sbagli Data: 8/5/2004 14.16.26 Visite: 13
so bene che le chiese sono state centro culturale e luogo di passaggio e di aggregazione per secoli, però sono state nel frattempo anche il luogo ove l'arte (e quindi ogni tipo e genere di rappresentazione, anche teatrale) si manifestava, non essendovi musei o simili. dal medioevo l'uomo occidentale è stato "abituato" a vedersi circondato d'opere d'arte (anche se raffiguranti la violenza, comunque con una valenza sacrale e , sì, didascalica). è quest'abitudine che non si ritrova nel percorrere una piazza e, guardando in alto, accorgersi che ci sono tre bambini penzolanti. l'immagine (e anche la spazialità di questa figura) entra prepotentemente nelle coscienze, si fa attraversare e vivere con forza proprio perchè improvvisa ed inaspettata. è esperita senza mediazione. quando si entra in un museo, o in una chiesa, si sa che si andrà incontro ad un'esperienza sensoriale attraverso delle opere e la loro contemplazione (nel caso della chiesa l'esperienza oltre che sensoriale diviene morale e didattica). nel camminare nella piazza della propria città si sta semplicemente camminando. l'opera d'arte irrompe violentemente nel percorso. violenta le cosicenze. per questo secondo me è stata una scelta poco meditata, o comunque, indelicata. |