La mia domanda era diversa... non era: è giusto o sbagliato uccidere chi ci ha fatto del male? si sa che non è giusto... la mia domanda poneva una rilfessione molto maggiore era (e non è affatto posta in chiave religiosa... non faintendete): Un essere umano può giudicarne un altro? Cosa gli da diritto di giudicarlo visto che sono entrambi uomini e quindi uguali "per natura"? Insomma i giudici (anche quelli per il semplice furarello) da dove prendono l'autorita' di giudicare chi è uguale a loro? Dallo stato? Ma lo stato non è altro che un qualcosa che più o meno esiste "sulla carta" e come può un gruppo di uomini chiamato stato dire a un altro uomo: tu sei giudice e puoi giudicare? Siamo o no tutti uguali come dicevo per anatura? Perciò dicevo implicava una lunga e complessa discussione...