Nick: Viola* Oggetto: forse è giusto così Data: 29/5/2007 11.45.53 Visite: 431
la munnezza, la munnezza che straripa, che ci sommerge. e se finissimo tutti travolti da questo gigantesco blob, a nuotarci dentro, a dormirci, a viverci? leggo qua e là, a piazza mercato centinaia di janare (donne si fa per dire) scese in strada armate di spranghe contro le volanti di polizia che disturbavano la piazza dello spaccio, verso piazza municipio idem, e poi ancora e poi ancora. leggo che napoli ha il primato italiano per i matrimoni tra minorenni, e che la tendenza è in aumento, che le ragazze a 13 anni sono già incinte, che dopo un anno e mezzo in media divorziano, che sposano 16enni disoccupati, però "con l'abito bianco parev na regina". d'altronde lo diceva anche il menestrello del nulla: "a 15 anni fatican già, pecchè se vonn spusàààààààà" (D'Alessio, chi altri?). ma non con tono di denuncia sociale, no. in tono di ammirazione. l'ignoranza, la miseria, non ci sono solo a napoli, decisamente no. ma poi siamo sicuri che sia proprio miseria? rolex al polso, motorini e cellulari ultimo modello, antenne paraboliche, vestiti griffati (D&G, of course) etc. miseria morale, forse è meglio. no, è che io credo davvero, come ho già detto più volte, che qui ci sia una razza a parte. l'istinto ferino, animalesco, è completamente allo scoperto. reagisci come una bestia, fatti ingravidare a 13 anni, alzati alla mattina senza pensare mai a cosa sarà domani, quando mai gli animali hanno percezione del futuro? ed èsempre peggio, ogni giorno di più. questa cosa della monnezza. io la vedo altamente simbolica. napoli sommersa da una montagna di monnezza, perchè no? già lo dissi: in "cent'anni di solitudine" di Màrquez alla fine un vento fortissimno si leva a cancellare ogni traccia della città e dei suoi abitanti, perchè "le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non hanno una seconda possibilità sulla terra". pensate che questa città e i suoi abitanti meritino una seconda possibilità (diciamo pure una 300esima)? "se incontri un angelo non avrai pace, ma febbre" - Stefano Benni |