Nick: zopar Oggetto: re:Sentenza... Data: 10/5/2004 21.36.30 Visite: 30
Sappiamo bene che è riprovevole... ma conoscete i fatti? conoscete magari la disperazione di quell'uomo a vedere la nipote così? Pensate che non le abbia voluto bene? Lui che andava a prenderla a scuola? State condannando un uomo, per omicidio volontario si, con attenuanti si, ma la vogliamo mettere sul piano legale oppure sul piano UMANO? Penso che il primo a morire dentro, e senza pena di morte, sia stato proprio il nonno (potrei anche sbagliarmi ed è solo un pazzo ma non credo...) che nella più completa disperazione l'ha assassinata... l'ennesima crisi, chissà quante ce ne erano state... certo è sbagliato uccidere è palese... ma posso comprendere il suo gesto, non lo giustifico ma lo comprendo... mentre non comprendo voi altri che condannate parlate di sevizie di pena di morte, solo spinti da una sottospecie di rabbia cieca e di furia... la pena di morte E' un omicidio non solo volontario ma anche PREMEDITATO, perchè viene stabilito a priori... le torture o sevizie di metterlo sulla sedia a rotelle, sono un gesto incivile e animale molto più di un omicidio dovuto alla disperazione totale... e vi siete scandalizzati per le torture agli iracheni... e mo? Non vi scandalizzate di voi stessi? Ho letto di carcere "come punizione"... il carcere NON è punizione... o meglio dovrebbe essere riabilitazione, possibilità di comprendere i propri errori nel tempo in cui si è detenuti... State parlando come una massa di vendicatori arrabbiati... cercate prima di comprendere le situazioni... e poi parlate... e ricordate NON GIUDICATE, siete esseri umani proprio come lo erano le 2 VITTIME perchè sono 2 vittime non c'è carnefice... il carnefice se lo volete trovare sta negli eventi che hanno portato a tutto ciò... e forse non solo la ragazza avrebbe dovuto avere supporto psicologico ma anche i familiari, ma spesso si nota piu' il dolore palese che quello interiore che logora dentro e che distrugge e porta ad atti del genere... siete esseri umani come le due vittime... non potete giudicarli, potete solo cercare di comprenderli... e sperare di non essere voi in futuro protagonisti di situazioni del genere... |