Nick: Buendia Oggetto: lettera a natalia aspesi Data: 26/6/2007 23.7.43 Visite: 189
uff e strauff so bene che non è tempo per me di fare attenzione a certi discorsi, dettagli li chiamerei ma uscita dall'età aurea dei vent'anni è davvero inevitabile che la dimensione sentimentale diventi un dettaglio? io ci credevo da piccola, mi sono presa una e anche più d'una cotta per ogni sacrosanto anno delle scuole dell'obbligo, del liceo. pure all'università, tra colleghi e ambiente extra, sono sempre stata una col cuore facile. mi trovo tenera. insomma, è tenero, è segno di freschezza credere sempre che l'amore sia il premio che tutti dovrebbero ricevere, prima o poi. poi leggo la posta del cuore di natalia aspesi. oh, sono anni che la leggo. 7, 8, 10, beh tanti anni che il venerdì si compie il rito. ma da un po' ho paura. paura di leggere le missive cariche di delusioni, dolori, passioni, svilimento, sdilinquimenti, sesso. alle volte anche autentiche cazzate, scritte da qualche buontempone. ma ho paura di leggere la risposta. costei, l'aspesi natalia, è un'irriducibile femminista, ma comincio a dubitare che sia mai stata profondamente e semplicemente una femmina. andiamo, non mi vergogno a dire che per me la prospettiva di una vita da single è una tristezza, anche se poi magari non lo è. magari è fico essere single, c'hai tempo per mostre, vernissage e amiche. non devi fare compromessi, rinunce, non hai chi si aspetta delle cose in esclusiva da te, non hai obblighi per altre vite esclusa la tua. e puoi essere una persona ricca, puoi scoprire che l'amore non è tutto. anzi è un odioso lacciuolo, questo amore. un peso, un problema, la fonte dell'infelicità, delle frustrazioni più inspiegabili, della noia, del limite. beh, signora aspesi (signora, sì, anche se lei mi pare più una vecchia babbiona che cerca di dare un tono civettuolo alla sua sfigata condizione di zitella , mi perdoni, non per profondo convincimento, ma per scelta di qualche uomo che sarà scappato a gambe levate davanti a tanta prepotente saggezza e presunzione di essere una 'donna' moderna). dicevo signora aspesi, che non è figo per niente non essere stati abbastanza generosi da lasciar entrare e saper far restare piacevolmente una persona nella nostra vita. non è segno di particolare elettività di spirito non avere voluto crearsi una famiglia, che sia essa la tanto vituperata famiglia da mulino bianco o la famiglia semplice che fa i conti ogni giorno con la fatica di vivere, se i soldi sono pochi, se qualcuno che si ama s'ammala, se le polveri sottili sono in aumento e il pil è in inesorabile picchiata. l'amore per un uomo, per una donna. l'amore sensuale, quello che tutti almeno una volta, un giorno nella vita favoleggiano con il desiderio sincero di viverlo. questo amore è una cosa che non si può spiegare, che esiste, ha fatto la fortuna di grandi tragediografi e poeti. non è un caso che dall'amore nascano i figli più desiderati. non c'è niente di cui ridere, peggio, di cui sorridere come se fosse robetta superata come gli orribili romanzi di liala. perciò, aspesi, lasci a chi nell'amore ci crede il compito di parlare ai timidi, consolare gli ex, sgridare i fedifraghi, incoraggiare i disperati. e lei si occupi della croisette, del cinema e degli stilisti dall'incredibile creatività. fa così, ficointellettualemancipata. prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
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