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Nick: xfrescone
Oggetto: pantani
Data: 14/5/2004 19.0.38
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RIMINI - Fra il 25 dicembre 2003 e il 9 febbraio 2004, data dell'ultima consegna fatale di cocaina, Marco Pantani ebbe almeno quattro contatti con le persone arrestate in mattinata con l'accusa di aver spacciato sostanze stupefacenti, causando poi la morte del Pirata. Per questo sono finiti in manette Fabio Miradossa, Fabio Carlino, Ciro Veneruso ed Elena Korovina, l'unica che non deve rispondere anche del decesso del campione. Miradossa e' anche accusato della detenzione di 30 grammi di cocaina trovati dagli agenti durante la perquisizione di questa mattina.
L'ultimo dei quattro incontri avvenne il 9 febbraio scorso. Pantani lascio' lo stesso giorno un hotel di Milano e a bordo di un taxi fu lasciato in Piazzale Gondar a Rimini, per poi arrivare una mezzoretta dopo al residence Le Rose dove poi sara' trovato morto la sera del 14 febbraio: il Pirata passo' nell'abitazione di Carlino e Miradossa che pero', assenti, incaricarono Veneruso di consegnare la cocaina, cosa che avvenne fra le 22.15 e le 22.20 all'interno del residence. Lo dimostrano anche i frenetici contatti telefonici tra i presunti spacciatori e Marco Pantani.
Il primo contatto fra i quattro e l'ex campione - almeno dagli incontri ricostruiti dagli agenti della squadra mobile - e' datato 26-27 dicembre 2003, e di quello spaccio sono accusati Miradossa e Korovina: il 25 sera Pantani dormi' a Predappio, a casa di un amico insieme alla ragazza russa, poi fece lo stesso il 26 sera, in un albergo di Miramare di Rimini: li' l'ex campione fu ritrovato in uno stato di alterazione psico-fisica da alcuni amici e dal medico che scoprirono anche, sparse fra i mobili e sul tappeto della stanza un quantitativo fra i 50 e i 70 grammi di cocaina.
Il secondo incontro sarebbe accaduto fra l'11 e il 13 gennaio 2004 quando sarebbe stato ancora Miradossa a cedere lo stupefacente a Pantani, un po' prima dell'una di notte del 12 gennaio. Per quello scambio - secondo le indagini - il 7 gennaio Pantani aveva prelevato 10 mila euro dalla Cassa di Risparmio di Forli', a Predappio, poi era tornato a Verbania, per poi riscendere a Rimini dove ci sarebbe stato appunto la consegna dello stupefacente. Subito dopo Pantani aveva passato la festa di compleanno a Predappio, nella solita casa dell'amico, e anche li' era stato notato in uno stato di evidente alterazione psico-fisica, probabilmente dovuta a consumo di sostanze stupefacenti.
Il terzo episodio e' fissato dagli investigatori il 26-27 gennaio scorso e dello spaccio e' ancora accusato Miradossa: stavolta, dopo la telefonata con la ragazza russa, Pantani sarebbe sceso da Milano a Cesena con la Y10 prestatagli dall'ex manager Manuela Ronchi, e poi a Cesenatico dove avrebbe prelevato al Credito Cooperativo 12 mila euro. Sarebbe passato da casa, a Cesenatico, a prendere alcuni vestiti, mentre a Rimini avrebbe incontrato Miradossa per prendere appunto la sostanza stupefacente.
L'operazione, che e' stata illustrata alla questura di Rimini dal capo della squadra mobile Sabato Riccio e dal questore Cesare Palermi, e' stata battezzata dagli investigatori ''Pirata'': non solo, ha spiegato uno di quegli agenti che da mesi ha lavorato instancabilmente al caso, in onore dell'ex campione ma anche perche' i poliziotti hanno dovuto agire in questa inchiesta proprio come dei pirati, con grandi difficolta'. Non sembra infatti che molti di quelli che in contemporanea e subito dopo la morte si erano detti amici di Marco Pantani abbiano voluto o saputo dare un sostanzioso aiuto ai poliziotti. Nell'inchiesta, che deve ancora essere conclusa, oltre ai quattro arrestati risultano indagate altre tre persone.
BASTARDI!
p.s. e scusate se è il secondo post in pochi minuti
