Nick: Zanardi Oggetto: Rubicone Data: 30/8/2007 12.54.13 Visite: 391
Sono sempre più convinto che le cose che succedono tra un uomo ed una donna, "succedono in due". Cioè capitano perchè entrambi vogliono quelle cose. Sembra ovvia come cosa ma se ben ci si pensa così non è. Mal sopporto, pertanto, in linea di massima, chi si lamenta perchè "..sono stata vittima, lui/lei mi ha preso per il culo...mentre io amavo...", e via discorrendo. Ho usato la locuzione "in linea di massima" perchè, poi, ci sono le eccezioni. C'è chi mente all'altro/a su verità "rilevanti". O c'è chi illude l'altro/a su determinati sentimenti. Alcuni dicono che basterebbe la chiarezza. Ci credo fino a un certo punto a questa benedetta chiarezza. Sembra il segreto per far stare bene. Una specie di pozione magica per risollearsi e risollevare ed eliminare responsabilità e false aspettative. Un modo per mettere le mani avanti o per lavarsi le mani. Dire "Guarda che per me il rapporto è così" non serve a nulla, se l'altro è preso. All'altro la realtà apparirà sempre distorta, illusoria, altro che chiarezza. Tutte balle. Almeno in molte occasioni. C'è chi dice all'altro/a di "essere chiaro/a" e poi si comporta in tutt'altra maniera da quella che ben dovrebbe corrisondere agli intenti "Chiariti". Un esempio? Lui: "Non ti amo, sto solo bene con te, se soffri vai via, altrimenti se sei capace di viverti la storia così com'è...beh resta" Lei: "Ah....Va bene...sei stato corretto....se ci riuscirò a frequentarti così, bene, altrimenti vado via...capirai, vero?" Lui: "Ci mancherebbe....vieni qui che t'abbraccio" Lei prova. Non riesce a vivresi la storia così com'è, senza pretese. Va via, soffrendo poco o tanto e senza rinfacciarti che la tua chiarezza potevi metterla al culo (avrebbe fatto meglio a farlo, onestamente). O convinta di una sofferenza che è poi tutt'altra cosa. Nel senso che, sovente, non è connessa - la sofferenza - all'esigenza di stare con "quella persona". Comunque, nulla. Lei va via. O almeno tenta di farlo. Lui tranquillo. Passa qualche giorno. Lui si sente solo. Lei sta provando ad uscire con qualcun'altro. Lui si sente solo, sa che lei sta provando ad uscire con qualcun'altro. Lui decide di chiamare lei. Lui: "Ciao, ho saputo che subito ti sei rimessa e che stai già uscendo con un altro...complimenti per la velocità con cui dimentichi eccetera.." Lei: "No..sto solo provando a reagire..." Lui: "E si vede che hai reagito bene...hai subito reagito complimenti....tutte uguali voi..Non sai stare da sola o hai bisogno continuo di uomini? Fammi capire. Allora non avevi bisogno di me..." Lei: "Ma cosa dici?..." La conversazione va avanti con frecciatine, quindi spesso degenera e finisce così, più o meno: Lui: "Comunque prega che non ti trovi mai per strada troia! Che ti faccio passare un guaio a te e al tuo accompagnatore". Il tempo poi passa. La persona, quella persona, lei, spesso rimane "legata" a te per "colpa" o egoismo tuo. E per demenza sua. O debolezza. Poi passa altro tempo. La persona che tenevi "legata" volente o nolente a te va via, per forza di cose. O forse la mandi tu via, perchè ormai non hai più nulla da "assorbirle". E a chi ti chiede della "storia", rispondi: "E' finita, non era nulla di che. Una storia così. Ma io ero stato chiaro, eh! Ora esco con una tipa. di nuovo senza impegni". Una merda? Può essere. Pure questo è un rapporto. Di merda. Un rapporto di merda. Ma se togli "merda" resta il rapporto. Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |