Nick: siddharta Oggetto: COME FARFALLE Data: 27/5/2004 16.26.32 Visite: 92
Ieri a pranzo sono stato con un amico e la sua figlioletta alle pendici del Matese. E' un posto che mi piace molto quello! Dopo aver fatto delle commissioni in un negozio di strumenti musicali, ci siamo fatti consigliare un buon posto dove mangiare e ci siamo avviati. E' un agriturismo molto bello con animali verde ...abbiamo fatto giocare per un po’ la bambina e poi ci siamo addentrati per mangiare. Dopo un po’ di tempo che stavamo soli nella sala sono cominciate ad arrivare altre persone; il locale non era pieno ma ad un certo punto mi sono messo ad osservare le persone sedute. C'era una famiglia sulla destra, ho pensato: " Saranno sicuramente la mamma, il papà la figlioletta e il suocero e la suocera di lui o di lei! " La nonna faceva la nonna, il nonno degustava antipasti e vino e i genitori contribuivano al quadretto. Poco distante sempre sulla destra un gruppo più numeroso, mi sono detto: " tipico!...coppie di amici sposati più o meno nello stesso giro di anni con figli a carico." Una decina in tutto tra persone e personcine. Proprio vicino a noi una coppia sulla sessantina marito e moglie. Da come si versavano il vino si vedeva che li legava affetto da anni; affetto e rispetto forse! Non parlavano molto, si guardavano poco, lui ha chiesto altro formaggio per lei, le ha versato del vino rosé e hanno cominciato a mangiare senza dirsi nulla, nemmeno se quello che stavano mangiando era buono o meno. Forse era una abitudine anche mangiare in quel posto. Dopo poco è entrata un'altra coppia, lui poteva aver superato i quaranta da un po’ e lei ci stava vicino. Parlavano, lei parlava tanto e lui, che aveva un ritmo molto più lento quando parlava creava una forte attenzione in lei. Erano distanti da me, commentavano le pietanze che un cameriere dall'atteggiamento molto femminile, ma discreto, lasciava li sul tavolo. Parlavano .... lei sorrideva. Per un attimo sono stato curioso di sentire cosa si dicessero. Riconosco bene gli amanti che mangiano: hanno sempre molto da dirsi perché, alla fine di un pranzo e di qualche ora di passione insieme, tornano entrambi in altre realtà. Allora si parla! Si parla! Ci si racconta delle cose fatte nel tempo che non ci si è visti e delle cose che ancora non si conosce del proprio passato. La donna era più esuberante, vistosa, solare, bionda ma sobria, lui più posato disteso. Non erano amici, gli amici non commentano le parole con gli sguardi! Non erano marito e moglie, tra marito e moglie non c'è tanta passione vulcanica a un tavolo di un ristorante. Erano amanti! Essere amanti è come trasgredire in un tutt'uno tutte le leggi divine dell'universo e fonderle con momenti di gioia, innaffiati da vino rosso, e pomeriggi di buio artificiale creato ricoprendo di tendine i vetri di una stanza che non è una casa, ma solo l'illusione momentanea che potrebbe esserlo. Essere amanti forse è un sogno che si sta vivendo, ma arriva sempre un momento in cui uno dei due pensa di rendere tutto quello eterno e l'altro messo alle strette si accorge che in quel momento aveva bisogno solo di un amante perché....una vita vuota, o una marito preso per errore, come un nuovo prodotto al supermercato, o perché nella vita il suo destino è fare l'amante. Siamo usciti è mi sono talmente rivisto in quella coppia che ho avuto quasi l'impulso di dire loro: "Godetevi questo momento come due amanti perché per fortuna o vostro malgrado siete come farfalle! " p.s. Ho ripescato questa cosa scritta tempo fa e senza dubbio posso dire che ancora oggi la penso così. Ci sono pensieri che non mutano. :)
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