Nick: micetta73 Oggetto: SAPORI E DISSAPORI Data: 22/9/2007 22.51.34 Visite: 260
quando si parla di cibo non c'è niente da fare. c'è semrpe di mezzo l'italia. e siccome al cinema odori e sapori non si possonos entire allora arrangiamoci con la musica. nessundorma cantata da luciano, e altre arie di donizzetti ( o mio babbino caro) e l'immancabile paolo conte che fa tanto americano evoluto e consapevole di ciò che succede in europa. stereotipi americani upperclass che si, rendono omaggio all'italia, ma cmq un'italia da cartolina comprata all'hotel a 5 stelle. la bellissima kate zeta jones è una chef affermata, in terapia da un philippe daverio della psicanalisi, decisissima a chiudersi completamente alivello affettivo, rifiuta gli uomini e l'amore sublimando le sue nevrosi psico-affettive in cucina. la sorella viene a farle visita con la figlioletta ma ci sarà un incidente che lascerà orfana la bambina. tutte edue non hanno nessuno al mondo, sono sole, il padre della bimba non esiste, la nonna è morta e il nonno abbandonò le sorelle da piccole. la argazza si ritrova con questa nipotina da gestire,non solo a livello pratico ma soprattutto a livello affettivo. le due sono completamente sopraffatte dal lutto, non riescono ad avvicinarsi emotivamente,: la bimba è tropppo piccola per eleborare,la zia rifiuta gli strumenti per farlo. arriverà un secondo chef , bizzarro, estroverso ed espansivo che riuscirà a sbloccare la bimba coinvolgendola nel lavoro della zia partendo da un piatto di spaghetti e rendendo le due partecipi di stati d'animo comuni. varie peripezie burocraiche e materiali allonotaneranno l'uomo e la donna, e la bambina da ciò che sembrava darle sollievo che si precipiterà in una fuga al cimitero, simbolica di tutto quello che un new yorkese può essere al giorno d'oggi: il film non è una semplice commedia romantica, ben strutturata , commovente, con accorgimenti registici raffinati. la musica non è solo "cartolina" ma anche caratterizzazione d i stato d'animo: la chef fa sempre le stesse cose in cucina ma una musica dinamica o una musica drammatica trasmettono uno stato d'animo opposto a immagini identiche. il messaggio di questo film è chiaro: quando si registra una perdita abbiamo gli strumenti per gestirla e per sopravviverne? li sappiamo usare?' o semplicemente rifiutiamo di utilizzarli perchè noi stessi ci facciamo più paura di ciò che può spaventarci ed è inevitabile come appunto la morte??. la risposta non sta nell'amore convenzionalmente inteso tra uomo e donna, o nella famiglia tradizionale ( questa è una famiglia composta dalla zia, dal fidanzato e dalla nipotina, niente mamme e niente papà, niente matrimonio), ma nel concetto di affetto generico, di empatia, nel suggerimento che anderbbe raccolto, di sfruttare qualsiasi attitudine creativa non per sfogare le nevrosi ma per esprimere e costruire qualcosa di nuovo e bellissimo, indipendentmente dalle convenzioni sociali. remake di un film con sergio castellitto, recitato benissimo, la parte del leone la fa la bambina abigail breslin, già nominata all'oscar per "little miss sunshine", espressiva, commovente, bravissima. voto 9
|