Nick: Viola* Oggetto: leggere... Data: 24/9/2007 17.8.53 Visite: 502
chissà se c'è un'età giusta per leggere i cosiddetti "classici". il primo ricordo che ci associo è quello di me proprio piccola, 8-9 anni circa, che sto in camera di mia zia a rovistare tra le sue cose (era uno dei miei passatempi preferiti), trovo un romanzo, "america" di franz kafka, e inizio a leggere. non capisco praticamente nulla, ma qualcosa mi prende lo stesso, forse il ritmo delle frasi, forse lo sforzo per assegnare un significato alle parole, non lo so. cmq ricordo mio padre che piomba in camera e mi strappa il libro dalle mani dicendo: "non sono cose per bambini queste!". mi fece rimanere veramente male, e ancora oggi trovo quella reazione eccessiva. cmq, tempo dopo, quando avevo circa 12 anni, facemmo una ricerca a scuola su autori di racconti. io scelsi thomas mann per il racconto "cane e padrone", e poi mi venne la curiosità di leggere i suoi romanzi. così li lessi praticamente tutti, "i buddenbrook", "la montagna incantata" etc etc. che cosa capivo di quei romanzi a 12 anni? non ricordo, ricordo però il piacere della lettura di frasi che mi sembravano perfette, la sensazione come di entrare in un labirinto e riuscire a ritrovare la strada. poi ne vennero altri. in ordine sparso tolstoj, dostoevskij, cechov, kafka, flaubert, yourcenar, dickens, mishima, borges e tanti altri. ancora oggi mi chiedo cosa spingesse me così piccola a divorare quei romanzi lunghissimi, a rileggerli più volte, a non stancarmene. ma la questione è che quando la tua mente così giovane si abitua a leggere cose così, quando cresci è davvero difficile trovare qualcosa che possa piacerti, e c'è poco da fare. qualcosa che ti lasci la stessa sensazione quando richiudi il libro, qualcosa che resti, qualcosa che abbia la stessa costruzione, la stessa architettura complessa di un grande romanzo. a volte ci può essere un piacere effimero, ma non è la stessa cosa. io adoro leggere, è una delle cose che amo di più al mondo, però sono anni che non mi piace realmente nulla. niente di lontanamente paragonabile alle mie scoperte di quando ero piccola. mi sta passando la voglia di leggere
"quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia e amarono la tua bellezza con falso e vero amore, ma un solo uomo amò in te l'anima pellegrina e amò il dolore del tuo mutevole volto" W.B. Yeats |