Si conferma il nuovo corso il festival di nicchia convive con generi piu’ popolari musica nei teatri e nei club ma anche in grandi spazi
Grandissimo jazz ma anche – e più di prima – blues e soul. Icone della canzone pop e della Black Music insieme a nuovi talenti freschi frequentatori delle hit parade. Spazi più grandi e confortevoli per più numerose platee. Non si tradisce però il senso di un festival che rimane tenacemente radicato nel cuore del centro storico di Perugia, fra teatri, club e piazze, e che anzi fa di questo scenario il tratto distintivo della propria unicità.
Umbria Jazz apre così il suo secondo trentennio di vita, riprendendo in pratica, per l’ edizione 2004, la stessa formula con cui l’ anno scorso aveva festeggiato il trentesimo compleanno. Una scelta che di fatto modifica ed anzi riscrive la tradizionale immagine di un festival si’ aperto alle molteplici suggestioni della musica del nostro tempo, ma rimasto sostanzialmente fedele all’ identità di un jazz festival. Resta ancora, ovviamente, il jazz il cuore e l’ anima della più grande manifestazione dell’ Umbria, ma si aprono ampie finestre su generi musicali che vanno oltre l’ ortodossia di quella che per convenzione, ed in mancanza di meglio, si è definita musica afro-americana.
Dunque, la “straordinarietà” dello scorso anno, alla quale era stato affidato il compito di festeggiare 30 anni di storia, diventa l’ ordinario presente e futuro di un festival che ha dimostrato di avere ancora margini per crescere. Il successo di Umbria Jazz 03 (per risonanza mediatica, qualità artistica, presenze, incassi) del resto non avrebbe permesso di fare passi indietro verso un volontario ridimensionamento ed una programmazione di nicchia in spazi più ridotti come i Giardini del Frontone. Per Umbria Jazz è cominciata una nuova fase.
Se questo è stato possibile, lo si deve al concreto sostegno e alle forti motivazioni delle istituzioni. Regione, Comune e Provincia di Perugia hanno ribadito il ruolo strategico della manifestazione nel promuovere l’immagine dell’ Umbria e confermato gli impegni assunti per l’ edizione dell’ anno scorso. Ruolo che Umbria Jazz ha dimostrato con l’ evidenza dei fatti nel corso della trasferta americana dello scorso gennaio, sponsorizzando a New York con il prestigio del suo marchio il jazz italiano, per il quale si sono aperte le porte del Blue Note, il più prestigioso jazz club del mondo, ma anche l’ Umbria, le sue produzioni di alto artigianato, la sua immagine come meta di un turismo di qualità soprattutto in concomitanza con le mostre del Perugino che si concluderanno il 18 luglio, lo stesso giorno della chiusura di Umbria Jazz.
Con l’ edizione 2004, semplificando, Umbria Jazz si presenta come l’incrocio e la sovrapposizione di tre festival diversi e dalla precisa identità il cui risultato è una imponente marea di musica per tutti i gusti.
Il primo festival è quello che si svolge nell’ Arena di Santa Giuliana, lo spazio che ha esordito l’ anno scorso e che è apparso subito come un contenitore suggestivo, curato, comodo per oltre quattromila spettatori seduti. Un vero e proprio teatro a cielo aperto: lo spazio ideale per ascoltare buona musica in una serata estiva perugina. Qui va in scena la parte meno ortodossa del cartellone (il blues, il pop, il soul, il funky, gli artisti più popolari) non trascurando ovviamente il jazz che riesce a richiamare un grande pubblico e che a Umbria Jazz sembra particolarmente congeniale se si pensa, per esempio, al concerto, l’anno scorso, di un artista tradizionalmente considerato “che denota un’elite” come Ornette Coleman.
Il secondo festival è quello più propriamente jazz. È una rassegna che si celebra nel chiuso dei teatri e dei club, di pomeriggio ma soprattutto dopo la mezzanotte. Offre ad un pubblico più specialistico il meglio del jazz in ambienti che ne sottolineano la vocazione più impegnata ed impegnativa. Per quanto decise e caratterizzanti possano essere le “divagazioni” pop, Umbria Jazz non trascurerà mai questo lato della sua proposta artistica che ne rappresenta la storia e la ragione stessa di essere.
Il terzo festival è quello all’ aperto, gratuito ed in piazza. È l’ Umbria Jazz delle famiglie, del divertimento, dell’ intrattenimento. È in pratica la colonna sonora di una vacanza in Umbria. Ed è anche la continuità con il passato, con la manifestazione nata ed esplosa (in tutti i sensi) negli anni ’70, un omaggio doveroso ad una formula che ha creato il “caso” Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume con l’ idea di un inedito connubio fra le musiche del Nuovo Mondo e le piazze e gli scenari carichi di storia e tradizioni civili come quelli dell’ Umbria. Ed è anche, questo festival, il più forte contributo a quella atmosfera di festa che caratterizza Perugia nei dieci giorni del festival.
Ma ci sarebbe anche un quarto aspetto di Umbria Jazz che promette molto a chi vuole godersi la vita: un intreccio fra buona musica e buona cucina che si celebra tutti i giorni in alcuni locali del centro. Aperitivo, Jazz lunch, Jazz dinner, Jazz wine & gourmet cuisine sono termini che non hanno bisogno di spiegazioni ma, semmai, di concrete verifiche.
ARENA SANTA GIULIANA |
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settore A-B |
settore C-D |
gradinata |
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Settori A-B; C-D posti numerati |
non numerata |
9 luglio Dr. John B.B. King |
40 € |
25 € |
15 € |
10 luglio The Original Blues Brothers George Clinton Parliament/Funkadelic |
40 € |
25 € |
15 € |
11 luglio Keith Jarrett Gary Peacock Jack DeJohnette |
80 € |
40 € |
20 € |
12 luglio Angie Stone Giorgia |
40 € |
25 € |
15 € |
13 luglio The Manhattan Transfer The Count Basie Orchestra |
30 € |
20 € |
12 € |
14 luglio Milva Dee Dee Bridgewater |
30 € |
20 € |
12 € |
15 luglio Alicia Keys |
40 € |
25 € |
15 € |
16 luglio Michael Bublé Burt Bacharach |
50 € |
30 € |
15 € |
17 luglio James Brown |
40 € |
25 € |
15 € |
18 luglio Hiromi Herbie Hancock, Wayne Shorter, Brian Blade, Dave Holland |
30 € |
20 € |
12 € |
ABBONAMENTI ARENA SANTA GIULIANA |
settore A-B |
settore C-D |
gradinata |
10 SERATE |
315 € |
190 € |
110 € |
TEATRO PAVONE |
film + Francesco Cafiso |
10 € |
Ivan Lins + Rosa Passos |
20 € |
Rosa Passos |
15 € |
TEATRO MORLACCHI Concerti pomeridiani e ’Round Midnight |
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platea e palchi |
IV ordine/loggione |
9-10-11-13-14-15-16-18 luglio |
20 € |
10 € |
12-17 luglio |
25 € |
15 € |
Concerti di mezzogiorno |
10 € |
I prezzi sono al netto del diritto di prevendita | |