Nick: Viola* Oggetto: Familismo all'università Data: 30/9/2007 15.26.23 Visite: 285
da qualche giorno su "La Repubblica" Napoli c'è un dibattito in atto sul familismo all'interno della facoltà di architettura a napoli. tutto è nato dalla pubblicazione della lettera di un ricercatore, che con dovizia di particolari spiegava come il concorso per prof associato a cui aveva partecipato fosse stato truccato per far vincere la figlia del vicesindaco di napoli, il notaio santangelo. nomi, dati, circostanze, una lettera che è un pugno in faccia. poi i cronisti di repubblica hanno scoperto (alla buon'ora) che ad architettura impera il familismo, prof che sistemano all'univesità figli, nuore, mogli, amanti, generi etc. tra i citati vi era la prof stella casiello, ordinario di restauro, che ha i due figli uno ricercatore (ovviamente ad architettura)e l'altro assistente del preside (sempre ad architettura). chiaramente oggi sul giornale c'è la replica della prof casiello, cose tipo: mio figlio ha meritato il posto... l'altro non guadagna nulla e bla bla bla. allò: conosco da anni i due pargoletti della casiello, gli anni dei centri sociali, della rinascita del centro etc. molto alternativi entrambi, come no. piercing, canne, centri sociali, stracci di resina addosso, frà fratomo e fratammè come se piovesse. simpatici. due sfaticati figli di papà (in questo caso di mamma) come pochi. laureati a forza di calci in culo, immediatamente vincitori di dottorato di ricerca (sempre ad architettura, guarda caso), restano all'università (ancora guarda caso). e mica solo loro, però. ciò che è sfuggito ai cronisti di repubblica è che l'assistente della casiello è il miglior amico di uno dei due pargoli, un figlio acquisito. e soprattutto che le due mogliettine dei pargoli cosa fanno? ma sono laureate in architettura, chiaro. hanno vinto un dottorato ad architettura entrambe? domanda retorica, ovviamente sì. insomma casiello, so che qualcosa ai giornalisti dovevi pur dire, ma insomma, un pò di pudore... in tutto ciò, ancora non comprendo come non sia venuto fuori il "caso" del posto dove ero prima, a medicina. secondo me è più unico che raro, nonostante si veda di tutto. prof anziano ordinario ancora in carica. figlio 38enne prof ordinario nello stesso dipartimento. figlia 39enne prof associato nello stesso dipartimento figlia 28enne dottoranda ancora nello stesso dipartimento. non è finita figlia 40enne ricercatore nella stessa materia, ma a scienze. altra figlia 35enne ricercatore a chimica. ecco perchè me ne sono andata in un luogo dove non ci sono figli da piazzare (strano ma vero). a riguardo, ho scritto una lettera a "repubblica". speriamo che la pubblichino. "quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia e amarono la tua bellezza con falso e vero amore, ma un solo uomo amò in te l'anima pellegrina e amò il dolore del tuo mutevole volto" W.B. Yeats |