| Nick: Morna*
 Oggetto: Matilde odiava i gatti
 Data: 30/10/2007 12.45.23
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 Trovava di pessimo gusto
 gli eccentrici culturisti dal fiato corto,
 le bambole di porcellana adagiate sul letto
 tra pizzi e merletti.
 
 Trovava di pessimo gusto
 le smanie d’onnipotenza,
 quei cani grotteschi in ceramica esposti nell’atrio,
 l’indiscrezione, sproloqui gratuiti.
 
 Margherite bianche tra i capelli neri,
 Matilde odiava i gatti, gli arrampicatori sociali,
 le cravatte verdi, le spiagge affollate.
 Matilde odiava i gatti, parenti, vicini e lontani.
 
 Trovava di pessimo gusto
 la pornografia occidentale,
 il rigore similcattolico,
 labbra siliconate ipertrofiche.
 
 Margherite bianche tra i capelli neri,
 Matilde odiava i gatti, gli arrampicatori sociali,
 le cravatte verdi, le spiagge affollate.
 Matilde odiava i gatti, parenti, vicini e lontani.
 
 Margherite bianche tra i capelli neri,
 Matilde odiava i gatti, parenti, vicini e lontani.
 
 Matilde odiava il tanfo d’urina,
 tipico dei gatti in calore.
 Un giorno prese la pistola
 dal cassetto e sparò.
 Ne colpì uno grigio e lo vide
 cadere a terra esanime.
 Ma pose fine al proprio dramma
 soltanto nel momento in cui
 premette il grilletto contro se stessa.
 
 
 Margherite bianche tra i capelli neri,
 Matilde odiava i gatti, gli arrampicatori sociali,
 le cravatte verdi, le spiagge affollate.
 Matilde odiava i gatti, parenti, vicini e lontani
 
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