Cazzarola!
Storace riesce sempre a smuovere la mia coscienza.
Quasi quasi do la mia solidarietà a Mastella
MASTELLA: STORACE, NON MI ASSOCIO A SOLIDARIETA' IPOCRITA
'Non e' mai un bel giorno, quando una persona viene arrestata, ma La Destra non si associa alla solidarieta' ipocrita sul caso della signora Mastella, che vede gareggiare chi teme per le sorti del governo e chi auspica la sua caduta'. E' quanto dichiara il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace. 'Sappiamo tutti che Cesare dev'essere al di sopra di ogni sospetto - rileva Storace - soprattutto quando governa l'amministrazione della Giustizia. A maggior ragione deve valere per la moglie di Cesare. E' evidente che se il magistrato ha sbagliato paghera'. Ma questo non e' un motivo per inquinare le decisioni della giustizia'.
I provvedimenti giudiziari
Lo scandalo "Laziogate"
Nell'ambito dello scandalo "Laziogate", si apprende nel marzo 2006 che Storace è indagato dalla procura della Repubblica di Roma per violazione della legge elettorale.
Nell'inchiesta, condotta dai pm Italo Ormanni, Achille Toro e Francesco Ciardi, risultavano gia' indagati per i reati di accesso abusivo a sistema informatico e violazione della legge elettorale, l'ex portavoce di Storace, ai tempi della presidenza della Regione Lazio, Niccolò Accame, il vicepresidente del consiglio comunale di Roma, Fabio Sabbatani Schiuma (An), l'ex direttore tecnico della società Laziomatica, Mirko Maceri, l'avvocato Romolo Reboa e i due detective arrestati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano, Pierpaolo Pasqua e Gaspare Gallo.
Nell'aprile 2006 si apprende inoltre che Storace è indagato anche per il reato di associazione a delinquere, contestato anche a Niccolò Accame, Fabio Sabbatani Schiuma, Mirko Maceri, Pierpaolo Pasqua, Gasbare Gallo e l'avv. Romolo Reboa. Da tale accusa egli sarà poi prosciolto, così come le altre persone indagate con lui.
Storace, insieme ad alcuni degli altri indagati, è stato successivamente rinviato a giudizio dalla procura di Roma con l'accusa di accesso abusivo ad un sistema informatico. Il processo è iniziato il 15 maggio 2007.
L'inchiesta sulla sanità
Nell'agosto 2007 si apprende che Storace è indagato dalla Procura Di Roma per la presunta erogazione irregolare di finanziamenti per la ricerca scientifica avvenuta nell'anno 2005, mentre Storace ricopriva la carica di ministro della salute. Si tratta della stessa inchiesta per la quale è indagato Raffaele Fitto di Forza Italia (ex presidente della Regione Puglia).
Offese al Presidente della Repubblica
Il 15 ottobre 2007 Storace finisce sotto inchiesta dalla Procura di Roma con l'accusa di offesa all'onore o al prestigio del presidente della Repubblica (articolo 278 del codice penale). La vicenda è legata alla diatriba tra Storace e Rita Levi Montalcini .