Nick: Viola* Oggetto: io penso che Data: 18/1/2008 15.56.53 Visite: 42
l'errore sia stato a monte, cioè era inopportuno e fuori luogo invitare il papa all'apertura dell'anno accademico di un'Università LAICA. il papa è un capo di stato e un capo religioso per chi aderisce alla sua dottrina, stop. in nessun paese d'europa sarebbe accaduto, da noi ovviamente sì. chi ha sbagliato? il rettore. SE si fosse trattato di un lectio magistralis e basta, allora le contestazioni sarebbero state davvero fuori luogo. ma questo evento è stato molto significativo, perchè ha portato chiaramente in evidenza il fatto che tante persone NON NE POSSONO PIU' delle ingerenze della chiesa in questioni di legge e in questioni dello stato. questo è stato il motivo reale della contestazione. gli UNICI politici che hanno sottolineato il fatto che se la Chiesa pretende di dettare legge su faccende dello stato, se ha un'ingerenza così pesante come mai prima, allora queste reazioni bisogna aspettarsele, sono stati i socialisti, Boselli in testa. socialisti, partito di grande tradizione laica, purtroppo affossati per sempre da Craxi e co., ma di cui, in questo momento in cui il PD si va a genuflettere in Vaticano, si sente disperatamente il bisogno. sono atea, non concepisco l'ateismo militante in quanto da che mondo e mondo gli atei sono le persone più tolleranti in assoluto, a differenza degli estremisti religiosi. però ne ho davvero le palle piene che un signore a capo di una religione che non condivido detti legge su faccende della MIA vita, dall'aborto alla fecondazione, ai pacs. ma non me la prendo nemmeno tanto con lui, ma con i politici che non hanno il coraggio di fottersene, di avere dignità. il papa parla per tutti i cattolici del mondo, ma solo i politici italiani lo prendono in considerazione, e questo per me è gravissimo, è una cosa folle. è voler imporre tramite leggi dello Stato la visione ristretta dell'esistenza che solo gli adepti di quella religione condividono. ripeto, trovo che sia una cosa spaventosa. "Conoscetemi" disse e fu dimenticato. "Voletemi bene": ma dell'amore abbiamo paura. Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle. Louis Philippe, "Yuri Gagarin" |