sarah, sarah graziosa sei tuuuu
"Lovely Sara". Tratto dal romanzo "A little Princess", di Frances Hodgson Burnett
La prima sequenza ci mostra una nave che risale il corso del Tamigi e la
didascalia ci informa che è il 1885. Sara Morris, figlia di un ricco
uomo d'affari inglese che ha fatto fortuna in India, si trasferisce
a Londra per completare la sua educazione. Sara è una bambina piena di
fantasia e di amore per i libri, e prima di separarsi dal padre, cerca
per tutta la città la sua amica del cuore Priscilla, una bambola che
già conosce e che è perfettamente disegnata nella sua mente, anche se
non l'ha mai vista. Dopo il triste addio al padre, Sara cerca di
abituarsi alle dure regole del collegio di cui è direttrice l'arcigna
Gertrude Minchin e in cui collabora anche la sorella di questa, Amelia,
più dolce ma remissiva ( già il suono dei due nomi è indicativo dei
loro caratteri), e la direttrice la prende subito in antipatia quando
Sara involontariamente la offende esprimendosi in un perfetto francese.
Subito in una posizione di antagonismo e di feroce rivalità si pone la
figura di Lavinia Herbert, fino all'arrivo di Sara l'alunna modello del
collegio, ma presto da lei soppiantata in questo ruolo rappresentativo,
supportata nel ruolo di antipatica dalle sue amiche-adulatrici: Jessie
e Barbara. Le altre ragazze diventeranno invece subito amiche e
sostenitrici di Sara. La svolta drammatica arriva il giorno del
compleanno di Sara: il padre è morto in seguito ad una febbre tropicale
contratta nella miniera di diamanti di cui era proprietario insieme ad
un socio. Sara resta così sola al mondo e senza un soldo. Confinata da
Miss Minchin nella soffitta del collegio si trasforma da "principessa
dei diamanti" in umile sguattera, costretta a svolgere mansioni
faticose e a subire le angherie dei cuochi Molly e James e della
perfida Lavinia, ma supportata dalla piccola Becky e dall'amico
Peter. "Nonostante tutto quello che ha passato e passa ogni giorno è
ancora lei la più forte", ammette Lavinia in un momento di rabbia, a
questo punto possiamo dire che Sara ha già vinto.L'arrivo di un
misterioso vicino di casa giunto dall'India fa presagire ad un certo
punto il finale; il misterioso amico comincia ad aiutare Sara in forma
anonima, la piccola gli fa pena perchè pensa ad una bambina che sta
cercando disperatamente...ed anche se di li a poco Sara verrà cacciata
dal collegio il lieto fine non è lontanissimo.La vita della bambina
lontana dal collegio ci mostra una Londra dickensiana, popolata da
bambini che cercano di arrangiarsi in ogni modo per sopravvivere nei
quartieri più poveri, con una ricchezza di dettagli e una minuzia di
particolari impensabili nei cartoni di oggi. Dopo tutta quanta una
serie di coincidenze, si scopre che "è lei la bimba!" e Sara, adottata
dal vicino può così rientrare in possesso dei suoi beni tra la gioia
delle amiche, il pentimento di Miss Minchin (sostenuto da un assegno da
centomila sterline che la fa svenire) e la stretta di mano con Lavinia,
che però deciderà di tornare in America..alla sconfitta segue la fuga.
Il cartone si chiude con la partenza di Sara per l'India, con la
promessa di un ritorno, quindi "Arrivederci Sara" titola il 46°
episodio. Che dire di più ? E' la straordinaria storia di una
formazione, con elementi tipici del più classico dei romanzi,
sostenuto da disegni precisi in cui è difficile trovare pecche: insomma
vestiti, mobili, interni, esterni, lacrime comprese è tutto
straordinariamente "lovely".

sono piccolo e nero...