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Nick: Viola*
Oggetto: *_____*
Data: 4/3/2008 11.52.29
Visite: 310

Che giornatina, ieri…
La notte prima ero tornata a casa tardissimo, e a causa di un incidente scemo credo di essermi rotta il dito di un piede.
Notte insonne a causa del dolore, e il mattino dopo alle 8.30 dovevo essere a fare esami.
Al mattino non riesco nemmeno a poggiare il piede a terra, vado in taxi sul luogo del delitto.
Mi aspetta una cosuccia da nulla: 200 contro sei.
Cioè 200 prenotati contro 6 esaminatori, altro che Leonida e le Termopili…
Dalle 8.30 alle 15.00 sto seduta a fare esami senza mai alzarmi, e sto per fare la fine della cassiera dell’Esselunga (quella che se l’è fatta addosso).
Finalmente è finita, becco pure un passaggio e me ne torno a casa, me ne fotto se è ancora presto, quando è troppo e troppo.
In quelle condizioni mentali e fisiche disastrose, mi schianto sul divano e coscientemente infliggo a me stessa una sequenza davvero micidiale:
uomini e donne, amici e il grande fratello, uno dietro l’altro.
Confesso: mai visti prima se non a Blob, e adesso a causa delle succitate condizioni disastrate decido che per annullare ogni pensiero privo di senso nella mia testa (ieri ci voleva) meglio di questo c’è solo l’elettroshock.
Mumble… che ho visto?
A uomini e donne una quequera e cafarda che diceva che un’altra era pallosa e pesante.
Ad amici scene meravigliose di sedicenti insegnanti che si querelavano a vicenda non si è capito per cosa.
Al grande fratello una (penso) napoletana che strillava a un coso orrendo e curioso che lui non se la filava di pezza e gente che discuteva sull’uso dell’acca nel verbo avere (ci andrà o no?).
Io schiantata sul divano con la faccia all’incirca così *____*
È stato uguale al vedere un gatto spiaccicato sull’asfalto e non riuscire a distogliere lo sguardo.
No, è che penso a chi (casalinghe, pensionati etc) "usufruisce" della micidiale sequenza tutti i giorni.
Effettivamente ogni tanto in giro vedo delle facce un po’ così *___* e ora forse so il perché:
un gatto spiaccicato sull’asfalto tutti i giorni non è roba da nulla.

In tutto ciò secondo me davvero mi sono rotta un dito (il mignolo), ma mi rompo troppo le palle di farmi la visita, curarmi, etc.
Niente, mi trascinerò penosamente come ho fatto ieri e oggi per strada, con la gente che guardava la povera zoppa o storpia o quel che è (sarei io) e fissava il piede che mi trascinavo.
Oh, la gente è veramente stronza. Cioè, se io vedo per strada un tipo zoppo o storpio, mica mi metto a fissare la sua coscia…
La gente è stronza, specialmente quella con la faccia così *___*
Meglio che mi sto zitta, che l’unico problema che ho è che non posso mettere le mie graziose nuove scarpine di vernice, ma mi son dovuta mettere gli anfibi (due misure più grandi).

Ne approfitto per dire che fino a domenica pomeriggio non avevo sentito nessuna canzone di Sanremo, non per snobismo, ma perché non ci sono stata mai.
Cosa dire…
Che la canzone che ha vinto è orrenda e volgarissima, avevo ragione io a dire giorni fa che la Nannini si è bevuta il cervello e sarebbe meglio un dignitoso ritiro.
Una canzone vincitrice così brutta non la ricordo dal piccione incontinente di Povia (argh!)
Che adesso che il truccatore della Tatangelo è stato sdoganato come il "gay dal volto umano" potrebbe smettere di conciare la sua cara amica come una 50enne, e che è lecita la domanda che si è posto Gino Castaldo, e cioè se l’autore della canzone (Giggino cap e bomb) scrive che "il brivido è lo stesso o forse un po’ di più" per esperienza diretta o cosa.
Che Cammariere canta sempre la stessa canzone.
Che il brano di Tricarico è l’unico che resterà.
Che Bennato ci ha fatto la palla lui e la taranta già da tempo immemore.
Che Grignani è tanto bello quanto inutile
Che soprattutto mi resta una domanda:
ma sti Finley, chi cazzo sono?

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"Chi non s'aspetta l'inaspettato non scoprirà mai la verità" - Eraclito