Nick: Guðjohnsen Oggetto: Non saprei Data: 20/5/2008 22.7.49 Visite: 52
Cioè... come spesso mi capita ad ogni tuo post, mi ritrovo a darti ragione a metà :D Provo a spiegarmi.... E' vero che se una persona vuole ammazzare o menare uno sotto con la macchina lo fa a prescindere se gioca a GTA o meno... ma nel caso della società di oggi, nel caso dei "ragazzini" e della gioventù odierna, credo che la presenza di un tale allarme sia più che lecito. Oggigiorno la violenza è sbattuta sul tavolo in una maniera cosi facile che è diventata oramai un qualcosa di "normale": musica, programmi tv e videogiochi l'hanno resa una consuetudine, una quotidiana normalità insomma, e soprattutto sembra che abbiano abbattuto quel muro divisorio che separa ciò che "è giusto" da "ciò che è sbagliato", portando la uagliunamma - psicolabile o meno - a vivere e sentire l'ammazzare qualcuno o metterlo sotto con l'auto come se fosse un qualcosa di "normale". Hai presente quei tre pezzi di merda che hanno ucciso e bruciato quella ragazza di 14 anni? Uno di loro, dopo l'interrogatorio, ha chiesto come se nulla fosse al magistrato se poteva tornare a casa in quanto aveva confessato tutto ciò che c'era da confessare, non sentendo minimamente nè il peso e tanto meno la gravità di ciò che aveva commesso. Potresti spiegarmi questo comportamento definendo il caso in questione come "psicolabile", "malato" o altro... no, io credo che non sia niente di tutto ciò: è semplicemente il risultato di un contesto sociale che ha reso normali omicidi, violenze ed annessi.
Questa è la mia opinione.
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