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Nick: Alex
Oggetto: Un giorno d'estate a Palermo
Data: 23/5/2008 13.19.56
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Una estate di qualche anno fa stavo raggiungendo in auto un villaggio vicino palermo, sulla autostrada A29, passando per Capaci, vidi un monumento commemorativo.
Quella autostrada il 23 maggio del 1992 era stata fatta letteralmente saltare in aria per uccidere uno dei più capaci magistrati italiani e con lui sua moglie e tre componenti della sua scorta.
Sarà perchè andavo verso la vacanza con animo spensierato, sarà perchè prima di allora l'avevo vista come una cosa lontana, quasi da film. Ma quel monumento mi fece sentire un vuoto dentro, ed è ancora impresso nella mia memoria.
L'altro giorno ho letto su questo forum di una giovane studentessa di giurisprudenza che si diceva affascinata dai camorristi, e addirittura spinta allo studio del diritto per difenderli. Ho provato la stessa sensazione di quando sono passato per Capaci, lo stesso vuoto dentro.
Io sono affascinato dai tanti servitori dello stato che ogni giorno sacrificano la loro vita per la giustizia, e che diventano famosi solo quando qualcuno li fa saltare in aria.
Sono affascinato da questo uomo che anche quando venne isolato fece paura alla mafia.
Non son affascianato da degli individui malati che per accrescere il loro potere personale sequestano e uccidono bambini, fanno saltare in aria strade, torturano, uccidono innocenti e poi finiscono i loro giorni in una pozza del loro sangue o se gli va bene da soli in una cella di massima sicurezza.
Mi interessano le loro storie per capire fin dove si può spingere la follia umana, ma mai mi sognerei di scrivere che sono affascinato. Casomai scrivo che mi fanno schifo.
« Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana. »
Giovanni Falcone
