Nick: notte Oggetto: La "soffitta segreta" Data: 31/5/2008 13.25.34 Visite: 188
La "soffitta segreta" è indispensabile. Non potrei rinunciare alla mia zona di inviolabilità, non vorrei per nulla al mondo. C’è un libro meraviglioso, "Le braci" di Sandor Marai, nel quale la protagonista femminile per dedizione e amore assoluti tiene un diario (il taccuino giallo) in cui riporre i suoi intimi pensieri, cui il marito ha libero accesso. Anzi, è propriamente voluto: lei desidera condividere tutta la sua intimità e, forse così, impedirsi di "distrarsi" da lui. L’epilogo è tragico, è impressionante che il taccuino venga bruciato, alla fine. Quel velluto giallo che diventa cenere. Senza che abbia svelato tutti i segreti che gli erano stati amorevolmente confidati e che esso conteneva. Perché ormai non ce n’era più bisogno. E quando si tratterà di custodire un "vero segreto" il taccuino non verrà più compilato.. C’è sempre una parte di noi che resta e deve restare intoccabile. Credo molto nel rispetto dello spazio personale. La discrezione è fondamentale. Non mi piacerebbe che si entrasse da elefante in tutti gli angoli della mia vita. Ci vuole delicatezza, Una carezza potrebbe essere troppo E una corsa a perdifiato poco.. Ci vuole misura, ricerca dedizione.. E noi! Quanto vogliamo noi entrare nella soffitta segreta dell’altro? Non sempre. Perché spesso entrare significa offrire qualcosa che fino a quel momento non abbiamo voluto.. O non potevamo offrire. ..."non so se un giorno mi vorrai per te soltanto per questo ho pianto... perchè io so che il sogno svanirà.. e non si avvererà".. |