Nick: Zanardi Oggetto: Vado a farmi un'insalata Data: 23/7/2008 12.23.23 Visite: 417
dieci anni fa, per caso, a Piazza Bellini, conobbi una ragazza, per caso, facendo il cazzone. si chiamava e chiama Francesca, era una calabrese trapiantata a Roma, aveva 27 anni come me ed era a Napoli per un Convegno di Psicologia. era una giovane e brillante assistente di qualche materia della Facoltà di Psicologia, presso l'Università di Roma. era veramente bella, anzi bellissima (ma oggettivamente eh) con le ansie consuete di chi inizia una carriera, con un marito di 10 anni più grande di lei col quale - a detta sua - non era felice (bell'uomo e ottima persona, secondo me..ma 'sta cosa non c'entra), con una passione per Alleria di Pino Daniele (che a me metteva na malinconia nguoll che non vi dico) e col desiderio di avere un figlio, sopperito dall'acquisto di un Boxer, visto che bambini pareva non poterne avere, e con due amiche(colleghe che erano patane che non vi dico. dopo un drink analcolico per quella seram, ci rivedemmo la sera dopo e la sera dopo ancora, senza amiche. a chiacchierare senza combinare nulla. ripartì per roma e dopo una settimana, era un venerdì, mi chiamo e mi chiese se volevo accompagnarla ad Ancona, dove settimanalmente, dal lunedi al mercoledì, aveva dei corsi all'Università. partenza la domenica da Roma Termini. per l'albergo nessun problema: pagava il suo dipartimento. Così mi disse. Accettai subito e partenza fu. Ad Ancona il Patatrac, in senso buono. Mi ricordo che le chiesi se prendeva la pillola e lei mi rise in faccia. Boh. E le mie e le sue partenze per Roma Termini, la domenica alle 16 con arrivo ad Ancona alle 19, si moltiplicarono e andarono avanti per 10 mesi esatti. Fedigrafa e felice/infelice lei, forse innamorata, innamoratissimo io. Ma non dicevo A. Accettavo quella situazione e mi godevo quei tre giorni la settimana. Del marito nessuna traccia nei nostri discorsi. Dopo 10 mesi le confessai che m'ero innamorato e che non mi andava più di dividerla con un altro. In parole povere. Lei pianse un pò e mi disse che mi amava o qualcosa di simile ma che comunque aveva una stima infinita, pur se di difficile comprensione (almeno dal mio punto di vista) per suo marito. Che avrebbe voluto conoscermi in un altro contesto. Eccetera. Le sue parole erano sincere e non so spiegarvi perchè e per come, ma lo erano. Fatto sta quel ritorno da Ancona fu tristissimo, poichè sapevo che qualcosa era finito. E infatti non mi chiamò più. E io non la cercai più. Ci incontrammo dopo due anni a Roma, dove lavoravo, per caso. Lei col suo boxer che giocava con me, il suo desiderio di maternità e la sua infelicità espressa nella relazione matrimoniale, per motivi che non ho mai capito o che forse non m'andava di capire e comprendere. Non so se tentò un approccio, ma credo di sì e se non lo so era forse per evitare illusioni e cose simili. Fatto sta che evitai qualsiasi gesto d'accoglimento di un suo approccio e andai via, alla fine. Da allora non l'ho mai più vista, nè sentita. Vidi e sentii Marianna però, che ho amato come non mai. Sono passati 8 anni e l'altro giorno, pensavo a Francesca, dopo qualche chiacchiere con un conoscente psicologo. Mi venne in mente e le mandai un sms. "Ehi, sono Piero, mi sei venuta in mente così e...niente. Come stai?" Non ottenni risposta e sinceramente, dopo un paio d'ore, non ci feci più caso. Stamane ero in Tribunale e m'è arrivato un sms: "Ciao Pierlu. Io sto bene. Incinta di 7 mesi, quindi con un bel pancione. Sarà femmina, sono felice. E' stata davvero una bellissima sorpresa inaspettata. Dopo quasi 10 anni. Ho un altro bimbo di 8 anni adottato. Anche lui ha portato tanta novità negli ultimi 3 anni. Spero che tu stia bene. Non ti ho mai dimenticato. Ti abbraccio" Sono rimasto freddo. Sono passati quasi 10 anni ma mi pare ieri e son successe tutte 'ste cose. Volevo rispondere che FORSE ho qualche figlio in giro, per non apparire sfigato, ma poi ho ben pensato che sfigato sarei apparso con una risposta del genere e ho evitato. Io non lo so se esiste una donna della tua vita, il famoso treno che passa una volta e tutte ste cose o stronzate, qua, ma credo davvero che lei fosse la donna della mia vita. Nonostante Marianna subentrata dopo, e tutto. Francesca era più che abbastanza, ed io corteggiavo il suo modo di fare proprio come fosse stato il mio". Con lei devo ammettere di essere stato felice, veramente felice come non mai. Cherchez la femme, dicono. Io l’avevo cercata, forse inconsapevolmente ed ero stato fortunato a trovarla. Una donna della vita sogna e sa che affichè un sogno ti prenda, bisogna che almeno un po’ somigli alla realtà. E lei c'era riuscita. Ma una donna della vita prima o poi si sveglia e ha le idee più chiare. Non su quello che avrebbe dovuto fare, ma almeno su quello cui sarebbe stato il caso di dedicarsi Questa cosa che sto scrivendo, come mio solito, non so come finirla, forse anche per una certa contentezza strana mista a malinconia che mi fa sorridere, poichè sono felice per lei, ma davvero. E quindi la finisco con una solita frase che posto pure laddove, secondo me, c'azzecca veramente poco. "Le passate relazioni risultano spesso più desiderabili e piacevoli di quelle presenti. Perciò ci si interroga sui destini di chi si è molto amato un tempo, e si tende ad idealizzare il tutto. Naturalmente la vita continua, il tempo scorre e nulla può mai essere esattamente com’è stato quando lo si è vissuto per la prima volta.". Vado n'attimo a condire l'insalata di cetrioli, sedano, cipolline e lattuga, che è meglio. RayMondo: sesso con gli altri amore con il partner forever |