Nick: Mach Oggetto: re:Barcellona Data: 1/8/2004 0.25.11 Visite: 32
Copio e incollo dal newsgroup it.hobby.viaggi Premessa: consiglio vivamente una volta arrivati a Barcellona di comperare il giornale Guìa del Ocio, guida che al pari di Pariscope a Parigi e Time Out a Londra al misero costo di 1 euro fornisce informazioni utilissime. Esce al venerdì e riporta gli avvenimenti fino al giovedì seguente. Fornisce nell'ordine: l'elenco delle manifestazioni, concerti ed eventi in città, per giorno, luogo e costo. Alcuni come sempre sono gratis, perché offerti dalle organizzazioni turistiche o abbinati al costo di ingresso nel locale. Molti di questi eventi saranno collegati al Forum (www.barcelona2004.org), una manifestazione iniziata in maggio e che terminerà a metà settembre che organizza molti spettacoli (quello che ho visto io era il Carnabalona, il carnevale brasiliano a Barcellona, che ha richiamato 400.000 persone la sera del sabato!!). Sulla guida ci sono anche elencate tutte le attrazioni turistiche, i musei e le mostre in corso, con tanto di orari, costi, indirizzi e mezzi di trasporto. Inoltre ci sono segnalati novecento ristoranti(!!) con tanto di dettaglio sul costo medio, sull'indirizzo e sul tipo di cucina che prepara il locale. Infine c'è anche l'elenco dei locali notturni dove poter passare la serata, anche qui con le info su costo ingresso o se è gratis, il tipo di ambiente e musica o spettacolo che si troverà. Parliamo allora adesso di dove mangiare. Dopo le solite ricerche su internet e tramite amici che si ricordavano qualcosa in più delle solite : "è dalle parti di. e mi ricordo che le sedie erano gialle" avevo messo insieme un elenco di una decina di locali. A pranzo in genere mangiavamo panini o piatti unici, e un paio di volte siamo andati nei locali che loro chiamano a "buffet libre". Sulla guida sopraccitata c'è l'elenco anche di questi e sono almeno una ventina. Noi abbiamo provato La Vaca Paca e Lactuca. Praticamente c'è un buffet libero di insalate, pasta, e uno o due piatti del giorno. Ci si può servire a volontà. Sono comprese anche le bevande, pane e coperto. Il costo è fisso, a pranzo di 6-7 euro. A cena quelli aperti, costano sui 9-10 euro, stessa formula, sempre tutto compreso. Per chi vuole risparmiare sono sicuramente validi. Tapas: delle decine di locali che offrono le tapas noi, su suggerimento di amici, abbiamo provato questi due: La Tramoia in rambla Catalunya 15, e Tapa Tapa in Pg. De Gracia 44. Voto : 6,5 Come ristoranti mi sono fidato delle precedenti segnalazioni trovate su vari forum di viaggi, compreso questo. Noi abbiamo cenato da Amaya sulla rambla, per assaggiare la paella marinera più 3 o 4 tapas, due bicchieri di vino e acqua. Spesa per persona 23 euro. Voto: 7 Los Caracoles, nel Barrio Gotico, vicino alla Rambla. Trovato segnalato da più parti e invece secondo me non è un locale così valido. Purtoppo non è possibile prenotare, quindi c'è sempre un po' di coda da fare. Si passa attraverso la cucina per accedere alle sale di servizio. Il personale è, come spesso capita nei locali turistici, un po' troppo maleducato e sbrigativo. Per un piatto di prosciutto e crostoni, una paella marinera non assolutamente all'altezza della precedente, una crema catalana male bruciacchiata e un bicchiere di cava (spumante brut locale),mi hanno fatto pagare 38 euro. Troppo per una cucina in fondo anonima e un servizio assolutamente scadente. Voto: 5 Citrus, Pg de Gracia 44: ristorante moderno e forse un po' modaiolo, con un servizio attento e di livello, cucina mediterranea e reinventata.Conviene prenotare perché noi siamo passati al locale alle ore 20,30 e ci hanno dato la disponibilità quasi per le 23. Io ho mangiato pasta al wok con verdure e salsa d'agnello e salmone all'estragone più bavarese di formaggi. Vino locale. Spesa 26 euro, sinceramente pensavo di spenderne almeno 40 visto il tono che si vuole dare il locale. Unico neo, l'aria condizionata a palla. Voto: 8 Sulla guida sopraccitata i ristoranti sono anche riepilogati per tipo: tapas, cucina catalana, spagnola, mediterranea, self-service, ecc.ecc. Molto comodo per chi vuole cercare locali particolari, tipo quelli vegetariani o simili. Cosa visitare? Per noi tutto è dipeso dal tempo, non solo quello a disposizione ma quello metereologico. Ci siamo detti: quando piove andremo a visitare il museo Picasso, la fondazione Mirò e soprattutto le case di Gaudì. Purtoppo non ha mai piovuto! J Quindi abbiamo visitato subito la Sagrada Familia, cantiere aperto e pieno di operai, turisti e venditori dentro e intorno. Da visitare se si vuole per vedere nel dettaglio alcuni particolari del progetto di Gaudì (e secondo me sono proprio i particolari a far capire la meraviglia delle sue idee) e se si vuole contribuire alla costruzione visto che è finanziata solo con fondi privati. La data prevista di completamento è il 2021. Tra le altissime guglie manca ancora quella centrale più alta. Sarà uno spettacolo incredibile! Parco Guell, posto bellissimo, rilassante, pieno di colori creati dai mosaici presenti e oramai diventati simbolo della città. Se ci andate con la metro dove scarpinare in salita per 1 km, altrimenti usate i bus. Noi ci siamo portati i panini non sapendo se c'erano locali interni (che ci sono, 2, e sono ovviamente un po' cari) e abbiamo mangiato nel parco sopra l' entrata. Non vale la pena di visitare la casa di Gaudì all'ingresso (2 euro) essendo praticamente vuota, con solo qualche progetto del parco e delle fotografie. Il Barrio Gotico è un intrico di strade, piazzette e vicoli molto belli e tranquilli di giorno, poco trafficati di notte anche se a parer mio non pericolosi come si dice. Nelle piazze ci sono pittori e artisti di strada. La cattedrale, adesso in restauro, è splendida. La visita è a pagamento quando non ci sono funzioni religiose e si può salire sul tetto per vedere la città dall'alto. La Rambla, è sempre piena di gente, ma non così caotica come pensavo. Bello il teatro Liceu e il mercato della Boqueria, pieno di colori e fascino. Al fondo della rambla c'è la statua di Colombo, di fronte il Maremagnum con molti locali, e ovviamente tutto intorno il porto, da Port Vell con l' acquario, passando per Barceloneta e le sue spiagge fino a Port Olimpic. Ancora ad est rispetto al mare c'è la zona della Ribera, con il grande parco della Cittadella e la sua enorme fontana, il museo Picasso (che noi non abbiamo visitato per mancanza di tempo) e il palau della musica catalana, con delle sale barocche splendide da vedere, o meglio ancora abbinare ad un concerto se disponibile. A nord della città c'è il Tibidabo con il suo parco giochi e il Temple del Sagrat Cor con una vista sul mare immensa se non c'è foschia. Sempre sulle colline a nord c'è il Palau Reial, con un bel parco di fronte, e all'interno un museo della ceramica. Molto più spettacolare, nel complesso, è il Montjuic, altro promontorio questa volta a ovest della città. Salendo in cima si trova l'immenso Palau Nacional, con all'interno il museo d'arte catalana, e di fronte ad esso una spianata con la Font Magica. Una fontana principale più una serie di piccole fontane perpendicolari. Di sera nei fine settimana c'è uno spettacolo di giochi d'acqua musicali (anche se la sera che l'ho visto la musica non c'era). A chi piacciono, come ad esempio al sottoscritto, consiglio di andare a vederli perché sono splendidi (e gratuiti, che non fa mai male). Di fianco al Palau sulla sinistra ci sono la fondazione Mirò che raccoglie molte sue opere e moltissimi bozzetti e disegni preparatori, lo stadio olimpico e al fondo dei giardini il castello del Montjuic. Dalla parte opposta del Palau Nacional c'è il Poble Espanyol. L'ingresso fino alle 19 è a pagamento e costa caruccio, 7 euro, ma il posto per chi ama visitare le strutture architettoniche è assolutamente da vedere. In uno spazio circoscritto intorno a due piazzette e una decina di viuzze sono state ricostruite tutte le architetture tipiche della Spagna e all'interno ci sono dei negozi di artigiani del ferro, ceramica e vetro solo per citarne alcuni, che vendono i loro prodotti e poi ristoranti e bar. Infine ancora Gaudì. L'ultimo giorno, nonostante il sole continuasse a imperversare J, abbiamo visitato casa Battlò e La Pedrera. Siamo partiti da placa Catalunya risalendo a piedi su Passeig de Gràcia fino a casa Battlò. Vista da fuori è uno spettacolo, con le sue squame in cima, i contorni arrotondati e figurativi, ma limitarsi a questo vuol dire perdere qualcosa. Il costo del biglietto di ingresso, 16 euro per la visita completa, ci aveva quasi scoraggiati, considerando che anche l'altra casa costa altrettanto ma vi assicuro che vale la spesa. Oh, si! Validissima è l'idea delle audioguide comprese nel prezzo, ovviamente ci sono anche in italiano. Servono per capire completamente le idee geniali di Gaudì, come ad esempio il fatto che ogni stanza del palazzo, nessuna esclusa, riceve luce naturale, con accorgimenti che spiegano come ha fatto. Dettagli di finestre, porte e ingressi dalle forme strane ma che oltre al disegno fuori dai cardini nulla perdono della loro funzionalità anzi ne guadagnano come il controllo dell'areazione compreso in alcune di esse. Ogni pezzo, ogni angolo pensato per essere piacevole, comodo, funzionale. Puro genio. Bellissimi i camini con i mosaici di questa casa, spettacolari e famosissimi quelli della Pedrera, con forme umanoidi e guerresche. In tutta la casa non vi nulla che si appoggi su una linea retta, è tutto ondulato o multiforme. Altrettanto meravigliosa! Varie ed eventuali Bus turistici: sono cari, 16 euro per un giorno, 20 euro per due giorni consecutivi e soprattutto sono lenti. Noi non li abbiamo presi ma delle signore incontrate per caso che erano in crociera sul mediterraneo e quindi sostavano solo un giorno a Barcellona ci hanno spiegato che il problema principale è che il traffico fa viaggiare troppo lentamente i mezzi e quindi si vede ben poco in un giorno. L'unico punto a favore è il blocchetto di sconti abbinati al biglietto. Queste signore ci hanno dato i loro e devo dire che pagare il 20% in meno su biglietti di ingresso che in genere vanno dai 10 ai 16 euro può far piacere. Ultima cosa le guide turistiche. Le mie preferenze fino ad alcuni anni fa andavano alle guide Lonely planet, ultimamente a quelle stampate da Le Guide Mondadori, perché sono ricche di immagini, dati aggiornati e propongono degli itinerari che spesso sono quelli migliori. Solo costano. Se io pago il volo andata e ritorno 50 euro vorrei evitare di pagare la guida 24 euro. Mentre la stavo valutando ho visto in libreria le guide del National Geographic, una novità per me. Piccole ma con tutte le info necessarie, ben dettagliate, validi gli itinerari proposti e soprattutto costano 8 euro!
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