Nick: m|r Oggetto: Essere Peter Sellers Data: 9/9/2008 23.36.28 Visite: 227
L'altra notte ho sognato di essere Peter Sellers. Ero, in pratica, il più grande attore vivente che per farsi apprezzare dal grande pubblico faceva film demenziali. Non ricordo esattamente cosa facessi però le mie battute erano efficaci e la gente rideva di gusto. Se qualcuno ride per te è un successo se invece ride di te è una vergogna. La risata è quel meccanismo illogico che provoca contrazioni dello sterno e dei muscoli addominali. L'aria esce dalla bocca, che è aperta, e si è costretti a mostrare i denti (fino a quasi la gengiva). Si direbbe una malattia nervosa eppure fa bene e risolve. Ricordo che vidi 'Hollywood party' per la prima volta a casa da solo. Erano partiti tutti per le vacanze mentre io ero in città per fare un esame. Ero depressissimo perchè sapevo che non ce l'avrei fatta e perchè non sopportavo il peso di andare a fare una brutta figura davanti al professore. Il film, complice anche un paio di Peroni gelide, mi fece ridere fino alle lacrime. Peter Sellers diede il meglio di sè. Il giorno dopo andai e nel mezzo del penoso esame pensai a come avrebbe fatto un genio come Sellers nella mia situazione. Approfittando dell'azione di un goffo assistente lecchino, feci una battuta feroce sullo schiavismo ai giorni nostri. Dopo un attimo di gelo, tutti iniziarono ridere. Anche l'assistente lecchino. Un vero successo! Io rifiutai un 20 (meritavo la bocciatura) e tornai a casa contento e pieno di me. "Toda vida" |