Nick: `ReVaN` Oggetto: re:solidarietà viscerale Data: 29/1/2009 16.35.4 Visite: 64
Lasciando perdere quello che ha detto la vittima (in preda alla rabbia dopo quello che ha subito può dire questo ed altro, è comprensibilissimo), posso constatare ancora una volta la stranezza di questo paese. Ed ovviamente non mi riferisco alla decisione dei magistrati (tanto criticata dalle masse quanto corretta, inevitabile ed inattaccabile, norme alla mano), quanto alla capacità dei media, sospinti ed agevolati dal clima politico che si è creato intorno alla giustizia, di creare ad arte e dolosamente - è il caso di dirlo - il caso dove non c'è, facendo passare il messaggio (colto al volo non solo dal popolino ma anche da gente con un minimo di cultura, sebbene ignorante in materia) che questa persona sia stata "mandata a casa", che non andrà in galera, che il caso è archiviato. Nessuno di lor signori giornaLAI che abbia speso una parola per chiarire che stiamo parlando di misure cautelari, e che norme alla mano non ci sono gli estremi per una custodia carceraria dell'indagato. Il 90% della gente non sa nemmeno cosa sia una misura cautelare, e magari si sconvolge del fatto che il tipo sia agli arresti domiciliari in attesa del processo. La stessa gente che invoca una giustizia all'americana, la separazione delle carriere, e che guardando una puntata di law&order nulla osserva se uno stupratore esce libero su cauzione in attesa del processo. "Fino a quando l'azione penale è obbligatoria alle toghe non si può chiedere di non fare i processi; ai politici si può, invece, chiedere di saper scegliere natura, limiti, tempi ed efficacia delle leggi, non espedienti per eluderle". INTEL Q9550 @2,83GHZ, MB ASUS Maximus II Formula, 4GB DDR2 1066mhz, HD Velociraptor, POW nvidia GeForce GTX 280. |