ma infatti la categoria di cui faccio parte è generalmente impreparata a gestire l'allungamento della vita ottenuto sia con mezzi terapeutici che con apparecchiature.
e la cosa più sconcertante è che non c'è neanche un dibattito, una volontà di stabilire degli indirizzi di categoria in nome di quell'autonomia professionale, che in questo caso rivela più un atteggiamento ipocritamente vile e politico.
comunque io non firmerei mai un testamento biologico, perchè mi sento più umano ad affrontare qualsiasi sofferenza e se capitasse ad una persona a me vicina so che dovrei dedicare la mia vita e ritengo già un grande atto di civiltà il supporto degli enti preposti all'assistenza dell'individuo.
ma rispetto ugualmente una scelta diversa dalla mia. tutti abbiamo paura di qualcosa.