Nick: Viola* Oggetto: re:A proposito d'amore Data: 24/4/2009 19.20.28 Visite: 72
anch'io ne sottolineai vari passi, ed è una cosa che faccio molto raramente ;-) quel libro è una miniera, e per me, quando lo lessi a circa 20 anni, fu importantissimo ecco, per esempio: "M'immaginavo nell'atto di prendere semplicemente la decisione di continuare a camminare davanti a me, sulla pista che ormai sostituiva le nostre strade. Questa idea mi piaceva... esser solo, senza beni, senza prestigio, senza alcuno dei benefici d'una qualsiasi cultura, tra uomini nuovi, nel cuore di mondi vergini... Va da sè che era solo un sogno, il più breve di tutti. Quella libertà che inventavo non esisteva che nella mia fantasia: presto, mi sarei creato di nuovo tutto quello a cui avrei rinunciato. Dappertutto non sarei stato altro che un romano in esilio: una specie di cordone ombelicale mi legava all'Urbe. Forse, in quegli anni, al rango di tribuno, mi sentivo legato all'Impero più strettamente di quel che non lo sia oggi, da imperatore, per la stessa ragione che le ossa del polso sono meno libere del cervello. Ciò nonostante, quel sogno mostruoso, che avrebbe fatto fremere i nostri avi, saggiamente confinati nella loro terra del Lazio, io l'ho fatto, e l'averlo avuto solo un istente mi rende diverso da essi per sempre." "Quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia e amarono la tua bellezza con falso e vero amore, ma un solo uomo amò in te l'anima pellegrina e amò il dolore del tuo mutevole volto" W.B. Yeats |