Nick: jeanee Oggetto: re:A proposito d'amore Data: 24/4/2009 19.4.8 Visite: 62
Questo è uno dei passi che sottolineai. Un altro, che però c'entra poco con l'amore, è: "Scoprii un modus vivendi per il quale poter adempiere perfettamente al compito più gravoso senza impegnarsi interamente; a dire il vero, a volte ho osato proporre a me stesso di eliminare perfino la sensazione fisica di stanchezza. In altri momenti, mi sono esercitato a godere di una libertà a ritmo alterno: le emozioni, le idee, i lavori, in qualsiasi momento dovevo essere in grado di interromperli e riprenderli; la certezza di poterli mettere in un canto o richiamarli a guisa di schiavi toglieva loro ogni possibilità di signoreggiarmi, e a me qualsiasi sensazione di schivitù. Feci ancor di più: mi studiai di trascorrere una giornata intera intorno a un'idea prediletta, senza lasciarla un'istante; tutto ciò che avrebbe dovuto distogliermene, progetti o lavori d'altro ordine, parole senza importanza, i mille incidenti della giornata si attorcevano su quell'idea come i pampini al fusto d'una colonna. Altre volte, invece, mi davo a dividere all'infinito: ogni pensiero, ogni avvenimento, lo frantumavo, lo sezionavo in un numero grandissimo di pensieri o avvenimenti più piccoli, più agevoli da tenere in pugno. Le risoluzioni più ardue si sbriciolavano in una miriade di decisioni minuscole, da ascoltare una per una, che menavano l'una all'altra, e che a questo modo diventavano inevitabili e facili."
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