Nick: Buendia Oggetto: il perché di alcune cose Data: 9/6/2009 19.42.33 Visite: 528
da che voto ho sempre votato in un certo modo, per una certa e ben definita area politica. sì, ben definita anche ora che la identifico nel calderone del pd. devo dire che voto a sinistra? ma ha ancora un senso? personalmente preferirei indicare sinistra la mano con cui scrivo e basta, altrimenti mi assale un senso di irrealtà, una sospensione del corpo, una metapercezione disturbata e allucinatoria. quando il pd fece quella generosa campagna elettorale prima delle politiche, quando walter veltroni girava l'italia su un autobus a basso impatto ecologico, ricordo che la lista degli italiani attivamente impegnati a fare cultura, cultura viva, autentica e concreta che si fonde con la scienza e il sapere, era lunga e vantava personalità che all'estero ci invidiano, in ogni ambito costoro si esprimano. è dunque una questione di privilegio socio-culturale orientarsi in un modo piuttosto che nell'altro? e ancora, chi legge, scrive, fa musica, chi fa teatro, chi ha una buona disposizione al congiuntivo e non disdegna il futuro remoto, e puntualmente, con testardaggine sceglie di essere minoranza in questo paese, vota così perché ha tempo da perdere a diventare una persona di maggior cultura? |