Oggetto: Grande Flavia
Data: 10/8/2009 12.10.26
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Battendo 6-4,6-3 in un’ora e 23 minuti l’australiana Samantha Stosur, n.19 del mondo, Flavia Pennetta ha vinto a Los Angeles il torneo più importante della sua carriera ma soprattutto il più importante torneo mai vinto da una tennista italiana. Mai, infatti una nostra giocatrice aveva vinto un torneo al quale partecipassero cinque delle prime dieci tenniste del mondo (e sei delle prime undici, perché c’era anche Ana Ivanovic l’ex n.1 oggi n.11 del mondo con 25 punti appena ora su Flavia salita da n.14 a n.12, a soli 100 punti di distacco dalla n.10 Petrova) e con un montepremi così alto, 700.000 dollari. Quarantadue sono le vittorie azzurre nel circuito Wta.
Flavia "l’AmmazzaRusse" di top-ten ne ha battute due, Zvonareva n.7 e Petrova n.10, ma anche la terza russa, Maria Sharapova, non era certo inferiore alle altre due: aveva messo k.o. infatti la n.9 Azarenka e la n.13 Radwanska dimostrandosi molto più vicina ad una topten (lei che è stata anche n.1, non andrebbe neppure ricordato) che al n.63, il posto che occupa attualmente come conseguenza della lunga assenza dai campi.
Ora Flavia, vittoriosa nel suo ottavo torneo in carriera (il secondo sul cemento) giocherà il torneo di Cincinnati esordendo contro una "qualificata": per guadagnare almeno 100 punti e scavalcare la Petrova _ sempre che la russa non faccia anche lei un exploit _ e inserirsi quindi tra le top-ten, dovrà raggiungere almeno i quarti e quindi, molto probabilmente, superare Venus Williams che potrebbe affrontare negli ottavi. E’ impresa che le è già riuscita più volte, ma davvero non facile, soprattutto in America.
Nell’albo d’oro del torneo californiano figuravano ben otto n.1 del mondo, King, Navratilova, Evert, Seles, Graf, Davenport, Clijsters, Serena Williams, Safina. Ora c’è anche Flavia anche se va detto che il torneo di Los Angeles che una volta si giocava a Manhattan Beach aveva un cast di partecipanti rispetto a quello di Carson dove si gioca negli ultimi cinque anni: ma, ribadisco, vincere un torneo con cinque top-ten, quasi sei non era mai riuscito a nessuna italiana.
Ora si vedrà se Flavia ce la farà a diventare la prima top-ten italiana della storia, il traguardo mancato di un soffio da Silvia Farina (che però ha vinto soltanto tre tornei in carriera) e da Francesca Schiavone (uno solo).
Tecnicamente il miglior tennis della Schiavone può sembrare superiore a quello della Pennetta, così come quello di Silvia Farina poteva apparire più elegante _ anche lei come Francesca tirava il rovescio a una mano _ però quando si confrontano i risultati bisogna dire, soprattutto dopo questo torneo californiano e considerando che Flavia ha soltanto 27 anni (Silvia cominciò a fare risultati importanti soprattutto dopo…), che la Pennetta merita probabilmente di essere considerata già oggi la tennista italiana più vincente di tutti i tempi. E ciò anche se Sandra Cecchini di tornei ne aveva vinti 12. Di questo passo Flavia potrà superarla…un po’ come Federer con Sampras.
Nella finale con la Stosur non c’è stata troppa partita. Troppo superiore Flavia nel palleggio, nel ritmo. Ogni volta che lo scambio si prolungava il punto era della Penna. La Stosur prendeva rischi, cercava di accorciare lo scambio, ma si scomponeva vistosamente. Alla fine avrebbe fatto esattamente il doppio degli errori gratuiti della Pennetta, 32 contro 16, ma mettendo a segno soltanto un vincente in più, 19 contro 18.
La Stosur avrebbe potuto far partita pari se avesse servito meglio di quel che ha fatto, invece ha commesso 8 doppi falli, e servito meno aces, 3 contro 4, della Pennetta. Flavia ha conquistato il break che ha deciso il primo set nel settimo game, con la complicità di Samantha, rea di ben due doppi falli. Al contrario dell’occhialuta australiana, che avrebbe riperso il servizio anche sull’1 pari del secondo set, dopo aver perso il primo 6-4 in poco più di mezzora, Flavia sul proprio servizio non ha concesso palle break altro che sul 3-2 per lei, poco dopo aver sciupato sul 3-1 e 030 sul servizio della Stosur, l’opportunità di conquistare un doppio break che l’avrebbe messa al riparo da qualunque sorpresa.
Per fortuna Flavia, che pure aveva avuto la palla del 4-2 dopo aver annullato due palle break, non si è innervosita e anzi subito sul 3 pari ha fatto l’immediato contro break. Poi ha tenuto il servizio garantendosi di poter servire sull’eventuale 5-4, ma non c’è stato bisogno di correre neppure quel rischio perché sul 5-3 3 servizio Stosur è risalita da 30-15 a 30 pari, poi a 30.40 e già sul primo matchpoint ha giocato un solidissimo scambio di dritti chiudendo conquistando il punto decisivo con un dritto in contropiede. Un’ora e 23 minuti e la Stosur (che ha ceduto il servizio 4 volte su 7 pallebreak) ha così perso la sua quinta finale su cinque disputate.
Fonte UbiTennis
Grande Flavia...bella e brava!
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