Nick: Fetuffo Oggetto: re:no comunque aspè Data: 19/11/2009 12.47.14 Visite: 69
il discorso è sempre vecchio: qui non si investe sulla musica (tralascio il discorso giovani, politica ecc) partiamo dal piccolo: i localuncoli di napoli e dintorni non fanno musica per passione (tranne qualche raro caso) ma solo per incassare renari. è logico che se io mi apro un locale lo faccio per camparci, non per la gloria. ma se decido di fare un locale di MUSICA dovrei puntare a quella.. avere un minimo di cultura in merito, sapere che un gruppo che suona richiede un palco, un impianto, che suonerà a un certo volume ecc. insomm, io gestore dovrei investire ( = CACARE RENARI) per crearmi un posto dove - dopo un po' di "gavetta" - la gente ci viene a posta perchè sap che si ascolterà musica di un certo livello. partendo da questo allora magari i gruppi giovani si potrebbero proporre, essere PAGATI, non portarsi l'impianto appriess, non essere cazziati "perchè la batteria suona forte" ecc... invece che succede: non si investe, si punta solo al guadagno, quindi il gruppo deve essere pagato poco, portare gente (ecco perchè spuntano tributi anche a ELISA - ormai o fai tributi o te staie a casa) e magari fare le 3 del mattino per abbuscarsi la 50€ a capa. traslando in "grande" penso sia lo stesso... i locali avviati non rischiano, vogliono il "nome" i posti ancora più grandi ti propongono Marco Carta a 40€ a biglietto, mentre magari un concerto di Herbie Hancock viene annullato per poche vendite (mi è capitato) io non penso che la gente non apprezzi Herbie Hancock, ma che - siccome non se ne parla, non ci si investe, non si fa pubblicità - Herbie Hancock non vende, Marco Cazza sì perchè lo dice la tv
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