Nick: micetta73 Oggetto: anke in arte è così Data: 30/9/2004 22.39.43 Visite: 34
anke nel campo dell'arte contemporanea è così, anzi molto peggio, da noi ggggiovani si aspettano opere costruite conc riteri e materiali industriali ma naturalemente in numero limitato o unico. ci vogliono soldi per fare queste cise, in arte come in musica ki ti deve promuovere vuole il prodotto finito e pronto da distribuire e tieni presente ke è molto è facile vendere un disco ke non un quadro o ancora peggio un'installazi0ne, a me è successo così. alcuni galleristi mi hanno trattata male mi hanno detto ke ero troppo fashion anke se avevo una ottima mano. altri invece mi hanno detto ke potevo mantenermi inc ontatto ma ke cmq le cose ke facevo io all'epoca tutta la mia generazione le faceva. a me le stampe digitali su tela mi costavano centinaia di miliaia di lire e ora se le voglio fare di nuovo devo andare abergaMO o trovare un fotografo ke si intenda di queste cose. se voglio fare un lavoro col vetro devo trovare un forno a Murano ke si presti ad assistermi. sono tutti servizi ke costano un'okkio della testa e la prima cosa ke ti kiede un gallerista è quanti esemplari ne hai o se hai la possibilità di farne altri. altri poi ti dicono ke non hai curriculum e ke se esponi nelle gallerie a pagamento (cioè ke paghi tu per esporre) ti prendono quasi in giro. e poi ti dicono ke loro espongono solo artisti ke conoscono se poi vai sotto "mentite spoglie clientelari" ti dicono ke l'artista è nuovo ecc. affinale è vero ke la mancanza di accredito in termini di riconscimenti ti fa porre la fatidica DOMANDa :"ki m'o fa fa?" è ovvio ke non lo si fa per i soldi, ma per passione è solo ke il materiaLE o la prestazione di un tecnico specializzato nel trattamento di un certo materiale (o suono per i muscicsti ) si paga e i soldi al giorno d'oggi valgono pokissimo, soprattutto dove sto io ke per sopravvivere molti hanno pure tre lavori. insomma senza gratificazioni non si va avanti e non sonos emrpe gtratificazioni in termini di soldi. a me personalmente basterebbe coprire le spese di consumi come tele e colori. se avessi un'entrata dai quadri ke produco ke mi permettesse di produrne altri continuerei a dipingere volentieri. una tela di dimensioni discrete mi costa anke 100 euroe poi la devo ricoprire di colore o materiali vari. affinale per fare un quadro spendi di spese vive diciamo 200/300 euro e l'ingengo per l'idea e le ore di lavoro. insomma io ke sonos conosciuyta ilq uadro lo devo vendere alemno a 1000euro perkp in arte cintemportanea a meno non sei credibile. ki me lo compra??? di sti tempi??? ki ha i soldi compra i giovani famosi. per questo dico ke in parte è vero quello ke riferiscono le autorità. ma non è il fatto ke la gente nonc ompra i discki ma il fatto ke magari un autore non ha successo di pubblico. faccio un esempio tipo gigi d'alessio per capirci... ma voi credete ke i soldi ke ha fatto li abbia fatti vendendo i diski????. la popolarità e l'essere capiti e amati per il proprio lavoro paga + dei soldi. a un'artista vero basta poter continuare a fare il proprio lavoro. è ovvio ke io sognerei di essere la nuova tamara de lempicka o la bjork della pittura kiunque sogna il successo.... ma vedersi stroncare perkè non vai di moda , credimi ke ti sega le gambe e spegne qualsiasi entusiasmo |