L'insensatezza di uno scritto

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Nick: pearl jam
Oggetto: L'insensatezza di uno scritto
Data: 1/10/2004 14.8.20
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Era il sesto conato di vomito nel giro di dieci minuti.Che non e' buona cosa.
Cioe' ,se il giorno prima hai mangiato come se fossi alla sagra di Carbiem e' un discorso...
Ma se la tua dieta t'ha imposto 150 gr di carne macinata,ed un'insalata verde...be',probabile tu abbia qualche
problemino.

Che nemmeno l'alcool poteva essere.Non bevevo da un po'.Non ne so il motivo.Sara' stata la mia voglia di niente.
E l'alcool porta sempre qualcosa....

Mi alzavo tutte le mattine con la voglia di vomitare il mondo.Sul mondo.
Non lo facevo mai .A volte ho creduto d'essere in procinto d'infarto.Un consiglio ,se sei un maniaco depressivo
,ipocondriaco,non dovresti sapere mai piu' cose,relative alla medica,di quante ne sappia,ad esempio,tuo nipote di 23 mesi.

Eran cinque giorni che non uscivo di casa.Sembravano passati 5 lustri.Che in 25 anni ti cambia la vita.In 5 giorni non
m'era cresciuta nemmeno la barba.ma e' solo questione di punti di vista.

Ora c'erano due cose da fare:pensare a cosa fare.E pensare alla seconda cosa che avrei dovuto fare,nel caso la prima non
andasse in porto.

Eh.

Piansi.
Ignoro il motivo.Forse per me.Forse per la grandezza di Hank,o per l'impegno di Eddie.O per i guai di stefone.
E la tristezza di mio padre.

Piansi.E di sicuro non lo feci per i bambini Irakeni.Li ho visti martoriati in un tg.Quello delle venti.Credo.
Il tempo ti e' amico a volte.
Subito dopo inizio' striscia la notizia.
E due culi roboanti e portatori d'archibugi pronti a far fuoco,sono un buon toccasana.

Basta una buona scusa.Per tutto.

Piansi.Ma era gia' mattina.
La sveglia non m'era mai stata amica.Non ne ho mai avuto bisogno.Perche' non ho mai avuto bisogno d'alzarmi.

Che credetemi non e' una buona cosa a 23 anni.Suonati.O strimpellati.

A 60 si,ma che Dio mi fulmini se mai vorro' arrivare al tempo nel quale dormiro' due ore a notte,e pisciero' a spruzzo.
COn una prostata che non ci fai nemmeno una canna,ed i denti che potranno masticare solo semolino.

I denti,eh.per qualcuno eran lo specchio dell'anima.Che anima di merda che c'ha certa gente.

tornai ai miei pensieri.
Punto primo,scrivere.

Cosa mi serve per scrivere meglio?
Leggere.
Allora punto primo.Leggere.

Quanti libri ho letto?pochi.Molti meno di tanti.Di sicuro.

facciamo ,....100.Si',cento.Mi piace.Cifra tonda.

Ho imparato qualcosa da questi libri?Si.
Parecchie cose.
Poi un amico mi ha detto...che sbagliavo ad usare un verbo.Credo fosse "rimanere",che non ci posso aggiungere la particella
pronominale,perche'...mmm..cazzo non ricordo,ma credo abbia a che fare con una questione d'intranisitivita',e cose cosi'.

E c'aveva ragione.Mi son piu' o meno informato.

"Pa' posso dire rimanerti?"..
"che cazzo mi vuoi rimanere albe'..."
"No dico,si puo' dire??"
"be' se vuoi rimanermi qualcosa dimmi cosa.."
"no pa',parlo del verbo..."
"No tu parli che io non capisco un cazzo...ci vediamo stasera,vado a lavoro...."

Di poche parole papa'.
Credo.
Non ci ho mai parlato molto.

Una volta,in un centro a Paris,mi fecero una sorta di test psicologico.O credo una cosa del genere.Per vedere se sarei riuscito
a passare indenne da certe cose(che poi ,gli direi provate a vivere una vita interea,in piedi,da seduti,e ditemi che c'e' almeno
un cristiano che non esco pazzo.Che non pensi una volta,almeno,di uccidersi,o di fottersi la madre,di uccidere il padre,di farsi
pisciare indosso,di frustrare il capo,di inculare il cane,di scappare con la moglie del migliore amico,o mettersi un dito in culo
per far uscire meglio la merda).
E mi fecere un sacco di domande del cazzo.
Erana sbiascicate in un italiano perfetto.Tanto che scopri' che quella semitroia agghindata da dottoressa era di Varese.Eh.
"hai mai incubi"
"si.."
"di che genere?"
"brutti"
"immagini di morire?"
"ho detto brutti...."
"Vuoi bene ai tuoi?"
"ai miei cosa..scusi?"..
"ai tuoi genitori.."
"be',come tutti.."
"in che senso?"
"come voglio bene a tutti.."
"Com'e' il rapporto con tua madre?."
"simpatico.."
"con tuo padre?"
"Direi buono.Quando non c'e'..."(sorrisi)
"Tuo padre,lo ritieni un buon padre?"..
"non lo so ,sa,non ho avuto altri padri,non ho termini di paragone..."
....

"Vabe',finito cosi'."
"sono pazzo?"
"Eh no,non sei pazzo,stai tranquillo."
Mi cruccia.
Le feci un occhiolino.Lei rimase impassibile,credo immagino' che io volessi farmela.Forse era vero.
Non vedevo una ragazza da un anno,piu' o meno...

Leggere.Sto leggendo.Ho almeno 10 libri che sono prossimi alla mia lettura.
Buon inizio.
E se poi tutto cio' non porta a niente?Be' avro' perso del buon tempo che avrei potuto spendere a scopare fiche,e/o provare
nuovi tipi di fumo provenienti da qualche costa del Marocco.

Che poi sono un gran fumatore d'Hascisc,ma ritengo l'erba migliore.Strana questa cosa.
Una volta fui arrestato.Ma perche' taccheggiavo in un supermarket.A monaco.Di baviera.
E m'arrestarono.
Eh.
Non solo a me.pagammo 326 marchi fottuti tedeschi per la cauzione.Li mettemmo insieme tutti.Io un po' di piu',ho sempre avuto
piu' soldi.
E c'ho anche il foglio di via...
Eh.Esperienza carina.

Cantare.Cazzo cantare.Ecco cos'avevo dimenticato.
E lo studio?
Ora proprio non m'andava...

"Dooooooo"
"dououououo"
"No albe',doooooooo"
"kioko non rompermi il cazzo.Io sono un'artista."
"Se non prendi un DO non sarai nemmeno un corista."
"Eh,c'hai ragione te kioko,pero' fammi cantare.cazzo."
"Il solfeggio e' fondamentale"
"si,certo,come le dimensioni del pene quando trombi...Ma dai..."

"Dico davvero,e poi a chi piacerebbe farsi un sottodotato??"
"Eh,non farti sentire dalle mie donne.."
"dai su' su',..Reeeeee"
"E' scaduta l'ora.me ne vado.."
"non e' vero."
"si che e' vero,il tempo e' relativo.Chiedi ad A.E."..
Ed andavo via.
Che senso avrebbe tornarci ora?...A distanza di anni...che si fottano.
Pero' voglio cantare.Gli esercizi quelli,li faccio ancora,a distanza di anni.Forse miglioro ogni giorno che passa.
O forse e' solo una buona scusa.

M'andava di cantare.E di scrivere.Volevo fare qualcosa che mi permettesse di prendermi la rivincita verso........
Che poi non avevo sentimenti di rivalsa verso nessuno.Ecco,qual'era il punto.Io non ho rabbia.Solo rassegnazione.
Invece la rabbia ti fa andare avanti.Ti spinge a volere di piu'.A dimostrare...

Io non volevo dimostrare niente.Ne' ai miei genitori,ne' ai miei professori..a nessuno.Non me ne fotte neanche di me stesso
sei giorni su' sette.

All'esame di stato feci il miglior compito d'italiano della scuola.Mi diedero una pergamena,la mano da un fottuto stronzo,
ed una copia firmata del mio tema dal presidente di commissione con il "15" cerchiato in rosso.Che nella copia sembrava tutto uguale.
Usci'.E lo gettai.
In un cassonetto.avevo una coscienza sociale molto sviluppata a quei tempi.
Pero' ho ancora impresse nelle mie bruciate meningi le parole della mia professoressa d'italiano...prima d'uscire dalla scuola
con la consapevolezza d'essere alla fine di un qualcosa.

"Oggi hai dimostrato davvero d'essere un pessimo studente.Le tue potenzialita' scrittorie sono tali che se avessi fatto solo
un decimo di cio' che ti dicevo,avresti gia' scritto due bestseller."
Io non capi'.Davvero.
ma sorrisi.
E m'avviai verso la mia nuova vita.
Da non studente.
Subito fuori,m'accesi una canna.

Figurarsi ,non prendevo a male nulla.Non mi pesava niente.piu'.
Una volta mio padre ,a cui feci leggere un mio scritto(avro' avuto 15 anni),lo straccio' davanti ai miei occhi...blaterando
su' quanto avessi scritto male e su' quanto dovevo far meglio per affrontare le superiori come Dio(lui)comanda...

Da un anno a quella parte la mia vita sarebbe cambiata un po'.
Pero' quella volta piansi.E riscrissi tutto daccapo.
ma non glielo feci rileggere.Non ero stupido allora...

Rabbia.Ci vuole rabbia.Per scrivere,per cantare ,per CREARE.

Io non ne ho.Questo mi fotte.
Nemmeno quando voglio fottermi una donna m'incazzo.Se lei non vuole...

Le dico.."ok baby,credo tu ti stia perdendo una delle migliori scopate,ma seriamente.eh."
"ne' faro a meno.."
Sorrido sempre.con fare incazzato,eh.
Dovro' cambiare tattica.

E forse dovrei trovarmi un lavoro,e stare in pace con la sveglia.

FOrse questi conati son solo la mia anima che mi vuole abbandonare.GLi faccio troppo schifo.Non gli do tutti i torti.

Credo seriamente di dover scrivere,o cantare,o creare.MA credo seriamente di non avere le doti per farlo.E forse
rimarra' tutto un sogno.
Ma come mi disse un'amica francese..."Io i miei sogni non li metto mai nel cassetto,potrei dimenticarmene".
forse c'ha ragione lei ,forse invece di scrivere tutto cio',avrei solo dovuto mettermi due dita in gola.