Nick: siddharta Oggetto: La domenica è.... Data: 10/10/2004 12.58.18 Visite: 140
La domenica era tre puntini sospensivi. Si fermava lì ti dava il tempo per fare le cose con più lentezza, ti dava tempo per sbadigliare, i più attenti e metodici se ne andavano a messa per non dispiacere la mamma, nei paesi di peroferia le amiche adolescenti si davano appuntamento al centro. La domenica era quattro puntini sospensivi. Avevi tempo per pisciare meno veloce, di accendere la radio e mettere il latte sul fuoco e i biscotti Atene si calavano leggeri come un rallentì di un tuffo olimpico. Rilassavi le gambe, ti aspettavano a pranzo e sentivi già l'odore del ragù. La domenica era cinque puntini sospensivi. Dai nonni, l'incontro coi cugini, le mazzate coi cugini, la nonna furiosa, la paghetta, la mia fretta, la polpetta mangiato prima di pranzo, la braciola sempre lasciata. La domenica era sei puntini sospensivi. La sera sfiniti, la partita, la domenica sportiva, La gita, la vita correva e avevano il colore rosso i numeri sui calendari che senza vergogna ancora apparivano nelle cucine di casa. La domenica è un punto. Tutti in disparte divorati dalla televisione, coinvolti nelle storie d'amore altrui, nei guai della gente e nelle canzoni degli anni sessanta per fingersi contenti. La domenica è un sogno, un ricordo, non è acqua corrente è l'abitudine a non dirsi più niente. |