Nick: Rasojo Oggetto: Omeopatia Data: 13/10/2004 1.5.15 Visite: 181
Questo post e' soprattutto per Docet, ma anche per altri. Per Docet perche' nonostante il tono che talvolta assume ritengo valida questa discussione, ; per altri nella speranza che contribuiscano. Alla discussione, non alla rissa. Avevo promesso una risposta sulla questione dell' omeopatia (thread Cardarelli) , e la scrivo ora. Sono appena tornato a casa. Avevo pensato di lasciar passare un giorno per andare alla mia vecchia casa a prendere le riviste sui cui nomi ero stato interrogato. Poi ho pensato, che , in realta' me ne fregava poco se si credesse o no che le leggo. Diro' solo che le leggo quando mi viene segnalato un articolo interessante da ricercatori che conosco. Il mio mestiere e' un altro, ma la Scienza mi piace tutta. (Quasi. La Statica e l' Elettromagnetismo mi annoiano). Dunque dovrei prepararmi su "concetto di farmaco" "dose farmacologica" "mole farmaceutica". Mi rifiuto. Non devo laurearmi in medicina. Solo discutere di Scienza, e di quello che altri, che la Medicina la conoscono bene, hanno scoperto e pubblicato. La trappola delle definizioni la conosco bene. "Cos'e' uno spillo ?" " Uno strumento " "No" " Un attrezzo " "No" " Un oggetto " "No" Eccetera. Cosi' come io potrei discutere con un collega sull corretta definizione di Forza fino a diventare blu. O irridere (stupidamente) qualcuno perche' mi dice che la densita' e' la massa divisa per il volume. Cosa sostanzialmente corretta, ma a voler fare gli stronzi si puo' gridare "Ignorante !!! E' il limite del rapporto tra massa e volume per volume tendente a zero !!! ". Se poi obbietta che la sua (ripeto, non erronea) definizione l' ha trovata su un sito di Fisica (non tutti hanno il Melissinos-Lobkowitz pronto a casa, ma non per questo non possono pensare , cercare o aver studiato), gli dico che ha la cultura Web. E cosi' via. Non ci casco. Qualunque definizione tirassi fuori da un libro potresti controbatterla, e non la finiremmo piu'. La sostanza del problema e' questa. L' omeopatia e' una credenza (rifiuto di chiamarla Scienza) per cui i mali del corpo potrebbero essere guarite da medicinali "naturali" aventi lo scopo di causare il sintomo relativo, in modo tale che il corpo impari a combattere il sintomo "guarendosi da solo". Ripeto, definizione mia. Corretta. Anche se sostituibuile con 100 altre. Per espletare tale azione, le sostanze attive dovrebbero essere a bassissima concentrazione. Concentrazioni di molti ordini di grandezza inferiori rispetto a quelle dei medicinali "normali". Eccipiente principe e' l'acqua. Le concentrazioni e le dosi sono talmente basse da rendere i medicinali omeopatici, all' analisi, poco piu' che acqua con tracce di altre sostanze . Per giustificare tali concentrazioni (secondo molti maligni, e me, giustificate dal desiderio di vendere acqua fresca a prezzi da paura e non avere cause per avvelenamento), alcuni fan dell' omeopatia sono ricorsi alla teoria della memoria dell' acqua, che prevede una capacita' delle molecole d' acqua di assorbire parte delle proprieta' delle sostanze con cui e' entrata in contatto. Questa teoria viene citata spesso, e si ricorda la sua pubblicazione sulla rivista Nature. Nature e' la migliore rivista scientifica del mondo. E ha pubblicato una ricerca sulla memoria dell' acqua, negli anni 70. L' ha pubblicata come esempio didattico di ricerca fallace e mal condotta. Ma questo non sembra scoraggiare chi periodicamente da trent' anni la ritira fuori. In ogni caso, il problema , piu' che vedere come,e' vedere se funzioni. Di solito i difensori dell' omeopatia dicono che i tests non sono affidabili per la prevenzione della Medicina ufficiale, gli interessi della Bayer etc. Per gli interessi delle Case Farmaceutiche, faccio notare che vendere a 20 Euro un flacone d' acqua e' un ottimo affare. Altro che Interferon e nuove molecole. Per la Medicina Ufficiale, vediamo come si fanno gli esperimenti. L' esperimento standard e' chiamato Doppio Cieco. Cioe', i ricercatori SANNO di poter essere prevenuti. E allora si creano 2 gruppi di soggetti sperimentali . A uno si da' il farmaco in esame, ad un altro il placebo. Cioe' una sostanza innocua e inerte, ma indistinguibile dal cosiddetto medicinale. Ne' gli sperimentatori ne' i soggetti sanno quale gruppo prenda il farmaco e quale il placebo. I registri sono tenuti da un controllore esterno. Si vede chi migliora e chi no, e poi si traccia una statistica. Quasi sempre, anche il gruppo placebo mostrera' dei miglioramenti . Per un fenomeno chiamato AUTOSUGGESTIONE. Per essere approvato, un farmaco deve dimostrare di essere sensibilmente meglio del Placebo. "Sensibilmente" e' una quantita' calcolabile, con alcuni metodi statistici detti Saggi di Significativita', non qualcosa che gli sperimentatori possano decidere per conto loro. Quindi, quello che pensano gli sperimentatori non c'entra nulla: i risultati sono quelli, salvo malafede deliberata. Ebbene, MAI e' saltato fuori un esperimento che dimostrasse l' efficacia dei farmaci omeopatici. MAI. Si e' sempre comportato come il placebo, con una fluttuazione attribuibile alla differenza tra media effettiva e campionaria. Una decina d' anni fa ricordo i giornali di tutto il mondo riportare la grande notizia : efficacia dimostrata !!! Un esperimento aveva dimostrato una efficacia dell' omeopatia superiore rispetto al placebo dello 0.5 % o giu' di li'. Roba che fece sganasciare di risate gli Statistici, e rabbrividire i medici. Per chi non e' del mestiere : su centinaia o anche migliaia di soggetti queste fluttuazioni sono normali, e non provano nulla tranne la malafede di chi le spaccia per risultati. A proposito di malafede, si potrebbe pensare che i medici cattivi falsino i risultati. Ebbene, ci sono centinaia di migliaia di ricercatri al mondo. Il minimo che si possa aspettare uno solo di questi che con un esperimento RIPETIBILE DA ALTRI dimostri che l' omeopatia funzioni, e' il Nobel. Nessno puo' controllare una tale massa di persone affamate di conoscenza, gloria e spesso (840 Euro al mese per un Dottorando, 1000 per un Ricercatore, in Italia) affamate e basta. Purtroppo molta gente ci crede ancora . Come crede ai maghi e agli stregoni. Pero' via, credere nell' omeopatia fa tanto piu' figo e NoLogo. |