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Nick: zopar
Oggetto: piccole dissertazioni notturne
Data: 3/11/2004 4.3.48
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Eh lo so,
è parecchio che non scrivo...
Ultimamente ho tante di quelle cose da fare, che a stento ho il tempo di... di che?
Di mangiare?
Di guardarmi allo specchio?
Di respirare?
Insomma "frasi fatte", giusto per far capire che si ha poco tempo, o meglio il tempo è sempre lo stesso, si ha troppe cose da fare...
Non è che ora voglio iniziare la solita tiritera che dice che: "butterei tutto per aria, me ne andrei su un'isola deserta..." e menate varie.
Però certe volte, davvero ti rendi conto di quanto le giornate siano piccole rispetto ai mille impegni che a volte bisogna sostenere...
A tutti capita no? Quindi sapete cosa intendo.
Però...
Però, cacchio non riuscire nemmeno a trovare il tempo di scrivere qualcosa, o di leggere qualche pagina di buona fattura, è alquanto deprimente.
Se siamo qui per fare e strafare e dedicarci poco a ciò che ci piace un po' è una fregatura...
Si lo so mi lamento io, quando invece c'è gente che di tempo ne ha a bizzeffe ma di acqua ne ha a gocce...
Ma l'essere umano si sa è egoista, una scheggia nel tuo dito fa più male di una pallottola nello stomaco di un altro.
E' interessante "la problematica dei livelli dello stare male". Beh io così la chiamo.
Ci sta quello in ospedale agonizzante che sta male..
C'è il bimbo in Uganda che ha lo stomaco che da morsi e sta male.
C'è quello che ha perso una persona cara e sta male.
C'è quello che ha perso il portafogli e sta male.
C'è la quindicenne appena lasciata dal ragazzo che sta male.
Insomma la lista è lunga.
E provate a chiedere ad ognuno di loro...
ognuno vi dirà che peggio di lui non c'è nessuno.
E hanno tutti ragione!
Certo per alcune cose vien da ridire, come per la bimbetta che piange perchè vuole lo zainetto di quel tipo là Costantino mi pare si chiami...
Eppure, ognuno a suo modo si sente spaccato in due.
Quando si sta male è come se ti rinchiudessi in una stanza che è un mondo intero, tutto tuo, tutto nero e dove nessuno può penetrare per capire quel che hai e non hai finestre che affacciano fuori e ti fanno vedere il resto del mondo sofferente; per di più credo che anche se ne avessi non guarderesti fuori, o se lo facessi il tuo male resterebbe sempre il peggiore...
Non dico di guardare a chi sta peggio per consolarsi, però a volte ridimensionare il proprio malessere, non solo serve a risollevarsi, ma anche a risolvere, almeno ove possibile...
A quanto pare anche il dolore è relativo, anzi mi convinco sempre di più che TUTTO è relativo...
aveva ragione quel tipo che diceva: "l'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono inquanto non sono". Penso che con uomo non indicasse solo l'umanità, ma anche il singolo e di come tutto sia rapportato a noi stessi oltre che alla cosiddetta "coscienza comune".
Gira e rigira: pensieri, filosofia, tecnologia, andiamo sempre a finire agli albori della mente umana...
perfino la macchina più complessa è riconducibile a qualcosa di infinitamente semplice...
Se lo guardiamo dall'interno il nostro universo ci sembra enorme... se provassimo a guardarlo dal di fuori vedremmo quanto esso sia piccolo...eppure così importante per noi...
Vabbè, fate un po' voi... tanto lo so che continuerete a pensare di essere gli unici al mondo, in parte è vero, in parte no, non scrodatevi sto no...
A proposito: e io?
Beh io non sto male, potrebbe andare meglio, ma non mi lamento: sono perfino riuscito a scrivere un po'...
