Nick: NEVERLAND Oggetto: La Leggenda di Taro Urashima Data: 9/11/2004 17.54.21 Visite: 216
"I sogni sono la realtà. Ti racconterò una storia. Un uomo un giorno sognò di essere una farfalla. Quando si risvegliò non sapeva più chi fosse, se era un uomo che aveva sognato di essere una farfalla o se era una farfalla che aveva sognato di essere un uomo. La realtà e il sogno dipendono da noi, da quel che preferiamo". La Leggenda Giapponese di Taro Urashima il Pescatore: C'era una volta, in un villaggio sul mare, un giovane pescatore di nome Taro Urashima, che viveva con la madre in un villaggio sulla costa.
Un giorno, mentre tornava a casa, deluso per avere pescato solo tre pesci, vide dei bambini schiamazzare sulla spiaggia. Curioso di sapere cosa stavano facendo si avvicinò e scoprì che stavano molestando una tartaruga.
Per salvarla cercò di persuaderli a non essere cattivi con gli animali, ma i piccoli continuarono a giocare ridendo. Visto questo, Taro offrì i suoi pesci in cambio del loro giocattolo; loro accettarono e lui la rilasciò nel mare. L'animale nuotando via si voltò tante volte a guardare il salvatore.
Qualche giorno dopo, mentre Taro stava riordinando le sue reti, si sentì chiamare dalla riva.
Si voltò e vide con sorpresa la tartaruga nell'acqua che gli disse: "Grazie per avermi salvato la vita. Sali per favore sulla mia schiena". U rashima le salì in groppa, e la tartaruga si immerse nel profondo del mare.
Arrivarono sul fondo del mare dove sorgeva un favoloso palazzo, il posto più bello che avesse mai visto.
La tartaruga gli disse: "Sono una dama di corte della Principessa Otohime. La principessa desidera ringraziarti personalmente per avermi salvato la vita."
Appena Urashima fu al cospetto della principessa, i due si guardarono negli occhi, e si innamorarono immediatamente l'uno dell'altra. Lei gli chiese di rimanere con lui in fondo al mare, dicendogli che nel suo regno non sarebbe mai diventato vecchio.
Passarono tre anni, belli come un sogno. A un certo punto Taro fu condotto dalla principessa in una stanza sconosciuta dalla cui finestra si vedeva la terra. Il paesaggio del suo paese gli ricordò sua madre e suscitò in lui una grande nostalgia.
Allora sembrò volere tornare a casa così fortemente che la principessa, anche se rattristata, gli diede una scatolina magica e disse: "Aprila solo se ti troverai in difficoltà, altrimenti non lo fare assolutamente."
Con il regalo il giovane fu riportato indietro dalla tartaruga. Sulla terra si diresse verso casa sua passando per il villaggio, che peró gli sembrava un pò strano, era come se fosse cambiato qualcosa. Non si trovava nessun conoscente fra gli abitanti. Inoltre non trovò più traccia della sua casa, nessuno ne sapeva niente.
Alla fine quando chiese informazioni al più vecchio del paese, questo rispose: "Taro? Sarà quel pescatore che un giorno uscì di casa, e non tornò mai più. La sua povera madre morì di crepacuore. Ma è una storia di trecento anni fa..." Era ormai chiaro che in tre anni sotto il mare erano passati in realtà trecento anni sulla terra. Preso dalla disperazione, dopo avere trovato nel cimitero la tomba della madre, cominciò a vagabondare. Gli vennero allora in mente le parole della principessa ed aprì la scatola, da cui uscì immediatamente un fumo bianco che lo avvolse.
D'improvviso si sentì mancare le forze, i suoi capelli divennero bianchi, la sua pelle si coprì di rughe, e così Urashima morì sulla spiaggia, vecchissimo e solo. |