Nick: sfigatt0 Oggetto: cuore Data: 10/11/2004 16.9.30 Visite: 102
cuore freddo. una piazza calda. gente imbacuccata. cappotti che si strofinano, sguardi che si stringono. sei là, persa tra migliaia di anime. sento la tua eco, percepisco la tua aura. sei lì che mi urli disperatamente la direzione. avanzo tra la folla, sgomitando un pò, incurante degli estranei, passo lo sguardo sui volti attoniti ed un pò spenti. sorrido. un pò sorrido. qualcuno mi disse, vai avanti e sorridi, da allora io sorrido. poggio lo sguardo su di te e sorrido, anche se non ti ho conosciuta, sorrido, vado avanti e sorrido. poggio lo sguardo su un vecchio e sorrido, chiede la carità, lo guardo convinto e sorrido. non odo più nemmeno la tua voce è coperta dal pianto del mio cuore che ha freddo. in questo caldo inferno lui ha freddo. il cuore è traditore. ha una missione. ogni cuore è venuto al mondo per compiere una missione, che è quella di condizionare e direzionare la nostra vita. odio il mio cuore, perchè lui mi ha tradito, e se ho un difetto che è un pregio è quello di non perdonare chi mi tradisce. fatto sta che devo continuare a convivere col mio cuore e ci convivo. odiandolo. fatto triste lo so, è come mantenere in vita un rapporto per forza di cose, per non far sorfrire i figli o non deludere i parenti, o peggio ancora per non ammettere il fallimento. ho provato a strapparmi il cuore, ho provato a vivere senza di lui, ma il cuore è coriaceo. è sopravvissuto per lungo tempo fuori dal mio corpo e subdolamente è riuscito a convincermi che avevo bisogno di lui tanto quanto ne aveva lui di me. ed eccomi qui a vivere da separato in casa non possedendo neanche una casa. tra noi ormai non c'è un dialogo, lascio parlare lui, ma non gli presto più ascolto. oh no. non mi faccio più imbambolare, nè imbrigliare in storie assurde ed equivoche. lo tratto con condiscenzenza, come si usa fare coi vecchietti. si finge di ascoltarli e mentre loro si sfogano si fanno i calcoli delle rate del mutuo, si ripassano le forme della pupa sbattuta più di recente, si mormora un mantra, che la salute mentale è sempre troppo labile, ci si immagina alle maldive con un jack lemon tra le mani. sarà che ha vissuto a lungo fuori, ma il mio cuore è freddo. quasi quasi chiedo ad una di queste belle signore tutte intirizzite nelle loro pellicce se hanno un posticino libero per scaldarlo un pò. lo so cosa state pensando; che non vedo l'ora di liberarmene, di trovargli casa e sentirmi finalmente libero. libero di amare. bhe cazzo avete capito proprio tutto. fanculo voi e le vostre pellicce. |