Nick: Kashmir Oggetto: Marciume dolce Data: 12/11/2004 14.24.13 Visite: 130
Ultimamente mi sento offuscata, cieca, non vedo niente, oppure non voglio vedere. Non riesco a guardare in faccia alla realtà, con gli altri sono sincera, eppure riesco contemporaneamente a mentire a me stessa. Lui sa un pò di verità, io ormai neanche quella. Con lui sono sempre stata sincera, lui con me in maniera decisamente indiretta, ma anche no, a volte. Io ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno, ho creduto nell'amore, ho imparato a perdere la fiducia nella persona che mi delude, e non in tutte le persone o, tantomeno nell'amore. Anzi, io di fiducia ne ho troppa, esagerata, e finisco sempre a capa n'terr, mi esce il bernoccolo, e piango dal dolore. Dovrei imparare a "pararmi il culo", ma non voglio imparare. Lui mi ha detto che un mio grande difetto è quello di non avere la benché minima autostima, in effetti odio il mio carattere, sono troppo emotiva, troppo sentimentale, troppo disponibile, e mi lascio trasportare. Troppo. Troppo razionale e troppo istintiva, tralaltro. Troppo troppo troppo... Io tendo sempre all'eccesso, sono un'estremista della vita, insomma. Mi ha detto anche che ho una forte forza di reazione, diciamo che è stata una forza che è stata tirata fuori dagli eventi, ero obbligata ad essere forte, e lo sono tuttora; dato che sono stata un "pilastro" per persone a me care. Io ho sofferto, come tutti d'altronde; ho sofferto davvero molto, diciamo che la mia forza la ricavavo da un sorriso, uno squillo sul cellulare da una persona a cui voglio bene, un messaggio. Insomma, quando una persona si fa viva io sorrido per una quantità di tempo imprecisata, in genere molto ma molto lunga. Offuscatissima, sono. Qual'è la verità? Lo so? Si? Forse dentro di me. Lo voglio ammettere? No. Ecco, questo almeno l'ho capito, ora vai a capire qual'è sta cazzo di verità. Sto razionalizzando? Si. Ma sono anche istintiva, bell e buon a scrivere qua sopra di quanto mi considero poco. Di quanto mi trascuro. Non sono triste, ciò non basta a rendermi triste, e ci mancherebbe, sono allegra perché ci sono persone che mi vogliono bene, ma soprattutto perché riesco a provare tanto affetto, ho il coraggio di provarlo, io. Basta poco, che ce vò? Forse perché nei momenti più neri ero completamente sola, ma il buono in questo sta nel fatto che sono riuscita a ricavare forza da me e basta. Quanto conto per me? Quanto conto per chi vorrei che contassi? Quanto conto per chi conta poco per me? Conto? Perché me lo chiedo? Perché l'ipocrisia mi annoia più che altro, rende le persone tutte uguali. Ma anche e soprattutto perché so quanto contano per me le persone ed è ovvio ed umano che mi piacerebbe sapere quanto conto io. Una curiosità. Quanto conto per me non lo so, non ho tempo per pensarci. Ho paura di mostrarmi? No, credo. Ma con chi dico io, e sono tipo quattro, cinque persone. Calcolando che ne conosco cinquecento più o meno, ma anche di più, è un buon numero. Ma non voglio quantizzare. Preferisco il metodo qualitativo. Come preferisco la chitarra calda alla chitarra virtuosa. Che cazzo ho scritto a fare questo post? Facitm sfugà e na maner. Have a nice day* |