Nick: random^ Oggetto: ma scusate Data: 17/11/2004 20.25.46 Visite: 45
non è che si va di fretta: è che non ce ne fotte un cazzo del prossimo, questa è la verità. Inconcontriamo una tizia - prima di incontrarla la frase che riecheggia nella nostra mente è: "chi cazz è" - ovvero, "la percepisco come una sconosciuta, mi preparo all'autodifesa". quando la si incontar si pensa: "me la voglio fare, subito ; tutte quelle stronzate sull'inutilità sono fesserie, sono loro che non ci sanno fare - sono il dio della chat" se è bona oppure "chi schif, a chat è na merd" se è il cesso. Successivamente, se la storia va avanti, ci sarà sempre una specie di handicap, che riciccierà fuori se la storia fa acqua "beh, lo sapevo - è una della chat" oppure, se la si vuole abbandonare in tronco, l'handicap diventerà un alibi "vabbuò la mollo, tanto è solo una di chat". Il problema è che alcuni quando le conoscono in chat le considerano fighe (intendo le ragazze) di serie B. Non so perché, ma non le ritengono degne di rispetto. Forse perché non c'è la rete di amicizie attorno presso cui potrebbero essere sputtanati in caso di comportamento inelegante, come succede invece con ragazze conosciute tramite "amici di amici" o in comitiva. Quindi tutto si consuma in fretta, perché se non ci sono altri sentimenti in ballo, non ci resta che fottere. Per quanto riguarda le amicizie non so che dire: non ho amici quassù, di quelli che mi dicono "we" incontrandomi, non digitandomelo. Non so come possano nascere, ma forse non so come possano nascere nemmeno normalmente. Ovviamente certe volte quassù si trovano delle matte che puoi soltanto trombarti e abbandonare senza pietà. Ma questa è un'altra storia, e meriterebbero ogni male anche nella vita cordless.
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