Nick: pearl jam Oggetto: IO, chirurgo. Data: 18/11/2004 17.34.54 Visite: 160
Dalla barba sbarbato. Prendo le forbicine. Preparo l'occorrente.Disinfettante(acqua ossigenata),garzine,betadine,coraggio. Poggio l'avambraccio-dopo aver sapientemente alzato la manica della mia felpa da casa-sul lavandino sporco di ieri. Quello che mia madre non lava spesso.Anche se e' l'unico che abbiamo. guardo pulsare come avere vita a se stante,quest'ammasso di cio' che hai miei occhi sembra carne.Ma che scorgero' non esser tale.Apro il rubinetto. Aspetto che l'acqua,in un monotono scorrere,diventi bollente. Il fumo s'alza,e appanna lo specchio e i miei occhi. Disinfetto come il piu' diligente dei cardiochirurgi ,i miei ferri. faccio scorrere qualche euro di betadine su le forbicine che noto incostrate di sporco e disuso. In cuor mio spero che i germi li' presenti non siano pronti ad entrarmi dentro. Anche se l'immagino ,in ferventa attesa di infettarmi. Getto altro disinfettante sull'estremita' malconcia. Prendo fiato.Mi guardo allo specchio.Ho ancora dei peletti a ricordarmi la mia inesperienza nel fare la barba. Respire prondondo.Le impugno. Taglio netto......... ... Il dolore e' lancinante.Come se cento donne mi spaccassero il cuore tutte insieme(TU ci riesci da sola!!). Faccio per svenire.Ma non svengo.Rialzo il capo e guardo uscirmi da quella massa deforme una sostanza putrida,viscosa, giallo canarino con punte di rosso(Il mio emocromo sara' sceso sotto i piedi!!!!).Mi assale la voglia di vomitare. Giro la testa in segno di disgusto infilando il dito sotto l'acqua bollente.Tutta la merda scorre via. Il doloro e' ancora li' forte.Me lo leggo negli occhi ,adesso fermi a guardarmi nello specchio. Quella montagna lurida continua a vivere di vita propria.E ,come una cascata nel pieno delle sue attivita' ,continua a sgorgare liquido.Adesso la miriade di pus presente,ha fatto posto ad un ben piu' roseo sangue.Che scorre scorre scorre facilitandomi l'indebolimento. Noto,con non poco stupore misto ad una velata contentezza,che quella "palla" deformante si stava riassettando ,facendo sembrare(ma non del tutto)il mio indice ,un indice normale. Passato il momento d'empasse,prendo i disinfettanti presenti sul bordo del lavandino,adibito per l'occasione a tavolo operatorio,e faccio una sorta di toilette chirurgica a quel che resta della mia falangetta stanca,e tranviata dal dolore. Il dolore si sta assopendo..... Lo alzo e lo porto agli occhi.Sembra stare bene.Il dolore al contatto,non c'e' piu'. Forse ho fatto bene. soffrire,estirpare il dolore,respirare quei momenti di gioia consecutivi alla consapevolezza d'avercela fatta. Piccoli momenti,dei quali un uomo deve saper vivere. Prendo le garze.Le imbevo di betadine(nel frattempo,credo d'averlo finito.La bottiglia produce uno strano rumore di vuoto). Fascio il dito. Prelevo una strip di nastro adesivo ospedaliero. Chiudo per bene. "ora ritorno di la'" ,mi dico. E guardo la foto del tuo occhio.Dovrei estirpare anche te dal cuore. Ma non ho mai fatto un'operazione a cuore aperto. |
Rispondi al Messaggio | Indietro | Indice topic | Quota Testo | Vai su| Segnala ad un amico|Successivo

|