Nick: zopar Oggetto: non c'è fretta... Data: 24/11/2004 23.27.24 Visite: 96
Di tanto in tanto da fuori si sente passare un'auto; qui nello studio l'unico rumore è la ventola del pc l'unico suono la musica delle cuffie e l'unica luce quella del led dell'hard disk del portatile. Mi fan male un po' gli occhi, sono stanchi, fa freddo nonostante i termosifoni: questa stanza è la più fredda di tutta la casa, eppure è quella che sento più mia. In perpetuo disordine e cambiamento. Coi miei libri, i miei computer, la scrivania fatta dal nonno, l'orologio a pendolo che ho fermato perchè il suo tic-tac rischiava di farmi impazzire. Sto "divertendomi" con un "nuovo programma", mi diletto a compilare la mia debian da sorgenti, ci vorrà qualche giorno ma ne varrà la pena. Il rumorino appena percettibile dell'hd che viene sovrascritto man mano che procede la compilazione sembra quasi andare a tempo con la musica che scivola tranquilla nelle orecchie. C'è un certo rilassamento. Una calma dettata dalla stanchezza e dal sonno che inizia a farsi sentire. Eppure qualcosa si muove. E' sempre così: quando tutto sembra ok, a posto, qualcosa sotto si muove, come le correnti marine che spazzano l'oceano anche quando in superfice sembra tranquillo. O forse è solo che sembra a posto, anzi diciamo mentalmente parlando dovrebbe esserlo, ma poi c'è quel qualcosa che è un po' come un pelo incarnito, di quelli che escono sul viso: ti fai la barba e la pelle è bella liscia e poi scivoli un po' più giù sul collo e ci trovi la sorpresina, un po' punzecchia un po' famale, ti tocca prendere le pinzette e toglierlo. Ma ora non ho voglia... voglio crogiolarmi in questo torpore, tanto non c'è fretta... |