Nick: MaSK|aRa Oggetto: L'adesivo Data: 3/12/2004 18.40.39 Visite: 200
Ero fuori al portone alla ricerca delle mie chiavi, quando ho notato una signora accanto a me che parlava al citofono. Da quello che diceva e dai libricini che aveva in mano ho dedotto che era una testimone di Geova. La mia mente è andata a quando avevo circa 8 anni e fuori la porta di casa di una mia amica vidi un adesivo che diceva qualcosa tipo "Siamo cristiani, testimoni di Geova non bussate". Allora non capii che voleva dire, poi lo vidi ancora sulle porte di altre case e continuavo a non capire. Avevo circa 15 anni e andavo a ripetizione di matematica, era primavera, faceva caldo e non c'era manco un albero a fare ombra... eppure io acchiappavo alle 15 sempre la stessa signora che distribuiva i libricini dei testimoni di Geova. Io li prendevo sempre con un sorriso e lei voleva parlare, io mi scusavo e dicevo che avevo fretta (vivo in ritardo), ma sempre sorridendo.Sapevo che non me ne fregava niente di quelle cose, ma non volevo tagliarla con stizza. Spesso a casa di mio fratello bussa un ragazzo, sempre testimone di Geova, e lui lo fa entrare gli offre il caffè e parlano... mio fratello non s'interessa di religione, ma vive solo e gli fa piacere un po' di compagnia. Non sono cristiana. Queste persone le ammiro per la tenacia con cui girano per divulgare la loro fede. Quell'adesivo mi è rimasto nella testa, come i cartelli per il divieto d'ingresso ai cani nei ristoranti o come quelli per il divieto d'ingresso agli ebrei. Finalmente ho trovato le chiavi e sono salita casa. Il citofono ha suonato. Non ho risposto. Ero troppo presa dai miei pensieri per parlare. |