Nick: insize Oggetto: un pò di storia.. Data: 10/2/2005 13.14.55 Visite: 7
..STRALCIO DELLE COMUNICAZIONI VERBALI FATTE DALL'ECC. ROATTA NELLA RIUNIONE DI FIUME DEL GIORNO 23-5-1942 "Il DUCE è assai seccato della situazione in Slovenia perchè Lubiana è provincia italiana. /.../ Anche il Duce ha detto di ricordarsi che la miglior situazione si fa quando il nemico è morto. Occorre quindi poter disporre di numerosi ostaggi e applicare la fucilazione tutte le volte che ciò sia necessario. /.../ L'Ecc. Roatta esprime il suo pensiero nei riguardi del sistema da usare per risolvere la situazione in Slovenia: 1) - Chiudere la frontiera con la provincia di Fiume e con la Croazia, specialmente nella zona di Gorjanci. /... / 2) - Ad oriente del vecchio confine sgombrare tutta la regione per una zona di una profondità variabile (3-4 km.). In tale zona sarebbe interdetta qualsiasi circolazione tranne che sulle ferrovie e sulle strade di grande comunicazione. Apposite pattuglie in servizio di vigilanza aprirebbero senz'altro il fuoco contro chiunque. Il Duce concorda nel concetto di internare molta gente - anche 20-30.000 persone. Si può quindi estendere il criterio di internamento a determinate categorie di persone. Ad esempio: studenti. L'azione però deve essere fatta bene cioè con forze che limitino le evasioni. /.../ Il C. d'A. in base alle direttive suesposte dovrà compilare uno studio, da presentare entro 3-4 giorni, dal quale risulti: 1) - zone da sgomberare dalla popolazione, indicando l'entità della popolazione da internare, suddivisa in famiglie (per categorie); 2) - quali altri provvedimenti sono ritenuti necessari; 3) - intenzioni operative nei vari stadi della situazione. /.../ Ricordarsi che tutti i provvedimenti di sgombero di gente, li dovremo fare di nostra iniziativa senza guardare in faccia nessuno. Solo per quel che riguarda la piccola Slovenia, nei lager italiani morirono 13.606 sloveni e croati. Nel lager di Arbe (sull’isola di Rab) ne morirono dai 1.500 ai 2.500 circa. I civili e partigiani "fucilati sul posto", cioè durante azioni belliche, furono non meno di 2.500. 1.500 invece i fucilati civili trattenuti come ostaggi, uccisi cioè mesi dopo il loro internamento, per stanare le bande partigiane o per vendetta contro azioni verso i nostri militari. I morti per sevizie, torture, o bruciati vivi arrivano ad un totale documentato di 187. Ripetiamo: questo solo nella "provincia di Lubiana", dove più numerose sono le documentazioni giuntaci. questi sono documenti, storia, la conoscete la differenza tra questi e la "fiction"??? |