Nick: random^ Oggetto: Bardo Bastardo Data: 17/2/2005 12.0.35 Visite: 260
Buongiorno popolo di ircnapoli! che bello risentirvi!! Allo'. Innanzitutto ringrazio tutti per le premurose attenzioni significatemi dopo l'annunZio di questo post a commento del film "Il mercante di Venezia". Una doverosa precisazione: sì, mir, ho inventato il prepost, che se ci aggiungi una "o" scopri anche a che serve, ma non solo è il famiglio del post, qualche volta serve anche chi il post lo vuole scrivere, ma non vuole dimenticarsene il giorno dopo. Dunque io non lo chiamerei pre-post, ma post-it sul forum, che è molto più suggestivo nonché scassacazzo, come è mio costume. Non so se il fremito ti si sia placato, non so se fosse rivolto al futuro post o all'ermeneutica del pre-post, ma spero sia cessato. E sì, Er_mandrake, l'opera circolerà pure da secoli, ma a mio disdoro devo ammettere di non averla mai letta, ero a conoscenza della sua esistenza, beninteso, e mi ripropongo di rimediare al più presto. Proprio a questi miei occhioni innocenti la vicenda del "cane ebreo" ha fatto "rabbia" (così mi sento anche più prossimo a lui). Questo tale vive in un ghetto, come tutti gli ebrei di Venezia, che sono talmente fortunati che di giorno possono uscire solo portando un cappello rosso e di notte ci vuole una dispensa papale. Una legge li esclude dalla proprietà privata, sicché sono costretti a fare qualcos'altro, per campare. Il prestito ad usura. Dato che lui ha questa cocciutaggine del voler continuare a campare, è usuraio. Il tale, si chiama Shylok, viene poi sputato a ogni crocicchio, a ogni festa comandata, a ognissanti gli sputano tutti (due volte), e lo scaracchiatore più assiduo è questo Antonio, ricco mercante veneziano. Elenco delle disgrazie che patisce il cane ebreo: la sua razza è insultata appena qualcuno ha un po' di tempo libero lui è pubblicamente maltrattato alcuni cristiani rapiscono la figlia (in effetti la figlia civetta con tale cristiano Lorenzo, che, pensate, che la battezzerà cristiana, pur di averla al suo fianco. Che magnanimo) la figlia gli rapisce i soldi (che sperapera, pare, ma meno di quanto poi si vociferi in giro). Antonio ogni volta che incontra Shylok per strada gli dice: "brutto bastardo cane ebreo, sei un ricchione. Io non do né prendo soldi ad interesse. Stronzo. Io non prenderei mai soldi da uno come te. Stronzo" prima ancora di dirgli buongionro. Poi dopo aver detto tutte queste cose si dimentica che gli doveva dire buongionro e gli sputa. Shylok, di solito, tace. POiché Antonio sa cosa significa coerenza, una fresca mattina di primavera si sveglia e va a far da garante al prestito di 3000 ducati che Bassiano, suo amico fraterno (direi drudo se volessi vantarmi) ha chiesto al cane ebreo. Però questo prestito cela dietro di sé un abbrivio, una spinta ad agire, una forza maggiore encomiabile e degna d'un gentiluomo: Bassiano si vuole chiavare un femmina e gli servono i soldi. Come oggi. Insomma Antonio si indebita indirettamente e quando diventa insolvente Shylok, tutto sporco di sputazzate e coi suoi vestiti presi in prestito (non può possedere nemmeno i suoi vestiti e quindi se li contende con gli straccioni non riuscendosi esattamente però a fare bene la distinzione)lo ttascina in tribunale pretendendo il pagamento da parte di Antonio della penale stabilita: una libbra della sua nobile carne da cristiano. Qui mi fermo per chi volesse andare a vederselo. Dico solo che comincia il pistolotto del Bardo sul non vendicarsi o un fulmine vi coglierà, la vostra lingua si dividerà in due, i vostri capelli si arrufferanno bla bla bla. Durante il processo l'umanità di Shylok si staglia mestosa sullo sfondo urlante di cani cristiani che gli abbaiano contro. A tutti una libbra di carne sembra eccessiva e ci tengono a tentare di persuadere Shylok dicendogli "pezzo di merda, smettila". A un certo punto però, Antonio li invita a fare silenzio, e, consapevole del suo destino e della giustezza delle recriminazioni di Shylok, prende la parola. "Compagni, no. Non proseguite oltre (pausa) Egli è un ebreo, è impossibile discuterci"(sic!). Intanto la figlia di Shylok chiava con Lorenzo, che è amico e protetto di Bassiano, a dirla tutta. Andate a vedere il film per udire l'illuminata sentenza finale. Ora, io capisco che tu, o Bardo, vuoi fare la tua operetta morale del cazzo sull'arte di non vendicarsi, ma l'immenso macigno antisemita sotto cui l'hai seppellita impedisce di accorgersi di questo nobile proposito. A parte il fatto che io sia spesso e volentieri onorato dalla compagnia del mio senso di vendetta, il quale intrattiene con me proficui e ameni rapporti di amicizia e consiglierato. Da non perdere la scena finale in cui Porzia dice a un nugolo di gente "sei su scherzi a parte" e viene una sincope a Bassiano. boh.
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